Mafia e affari a Mazara: sequestrato il patrimonio di Dario Messina

Ninny Bornice

Mafia e affari a Mazara: sequestrato il patrimonio di Dario Messina

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giovedì 30 Settembre 2021 - 16:53

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani hanno eseguito il sequestro nei confronti del 37enne Dario Messina, nonché dei componenti del suo nucleo familiare. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani e riguarda anche i familiari di Messina, attualmente detenuto.

Il sequestro ha interessato beni aziendali relativi a due società, l’una operante in ambito edile e l’altra in quello della ristorazione, entrambe con sede a Mazara del Vallo, nonché altri beni ed immobili il cui valore è complessivamente quantificabile in poco più di 140.000 euro.

L’esecuzione di tale provvedimento ablativo rappresenta l’esito di approfonditi accertamenti patrimoniali condotti dal personale del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria di Trapani sul conto di Dario Messina, atteso il ruolo di primo piano esercitato nel mandamento mafioso di Mazara del Vallo nel triennio 2015-2018, tale da determinare, nel maggio di quell’anno, l’emissione nei suoi confronti di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere all’esito dell’operazione di polizia “Anno Zero” coordinata dalla Procura Distrettuale di Palermo.

In particolare, le indagini fecero emergere in quel contesto il ruolo di Messina nella promozione e nel coordinamento delle attività della locale consorteria mafiosa – tipicamente quelle di natura estorsiva – esercitato da quest’ultimo avvalendosi dell’interlocuzione con soggetti vicinissimi al superlatitante Matteo Messina Denaro.

Determinante si era inoltre rilevato, in tale arco temporale, l’apporto personale fornito dal Messina nel curare i rapporti tra le famiglie mafiose del mandamento di Mazara del Vallo, come pure nel gestire la distribuzione dei proventi illeciti ed il sostentamento dei familiari dei detenuti affiliati.

L’attività eseguita si inserisce nella costante azione di aggressione agli interessi economici della criminalità organizzata delle Fiamme Gialle trapanesi e ne rappresenta uno degli obiettivi strategici di primaria importanza, specie nell’attuale congiuntura socio-economica che ancora risente dell’emergenza pandemica in atto.

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