L’aula consiliare di Palazzo Cavarretta a Trapani legherà il suo nome alle donne e agli uomini vittime di mafia. Il sindaco Giacomo Tranchida, in accordo con il presidente del Consiglio Giuseppe Guaiana, con il parere favorevole della maggioranza dei gruppi consiliari, in armonia con lo Statuto comunale ed in coerenza con il programma di governo ed anche col dossier per la candidatura della Città di Trapani a Capitale Italiana della Cultura, firmerà domani il decreto con cui l’Aula Consiliare di Palazzo Cavarretta verrà dedicata “alle donne ed agli uomini trapanesi e non, vittime di mafia”. Verrà posta una targa, riportante i nomi completi di QR Code per ognuno di essi. L’elenco, comunque non esaustivo ed implementabile, fa riferimento a quanto pubblicato e riportato sul sito internet di Libera, corredato da schede personali reperite online.
“Si tratta di un atto profondamente sentito, dovuto e necessario in una città come Trapani, dove la mafia ha ucciso tanti trapanesi e non, causando immani ed incurabili ferite tanto nei familiari e negli amici delle vittime quanto nell’intera cittadinanza e profondamente soffocando la libera impresa e l’economia cittadina – dichiara il sindaco Giacomo Tranchida -. Con l’intitolazione dell’Aula del massimo Consesso Civico cittadino, rappresentante bipartisan del popolo trapanese, vogliamo che la Città di Trapani ricordi a perenne memoria tutte quelle donne e quegli uomini che hanno pagato con la propria vita la voglia di libertà, democrazia e giustizia oltre che a monito e faro culturale per le classi dirigenti e politiche che verranno, e che oggi, con la nostra amministrazione, vogliamo più che mai ribadire e portare avanti nella gestione della cosa pubblica. Domani firmerò questo importante Decreto nella ricorrenza dell’anniversario dell’uccisione di Mauro Rostagno per mano mafiosa (cerimonia ore 9.30 in Piazza Mercato del Pesce), uomo che a Trapani aveva scelto di rimanere e che si sentiva più trapanese di tutti noi, dando voce ai diritti negati e contro i poteri organizzati e non solo politici”.
Questi i nominativi che figureranno sulla targa e che, a vario titolo, legano il loro nome al territorio trapanese: Domenico Spatola, Mario e Pietro Paolo Spatola, familiari del dirigente socialista Giacomo Spatola, Presidente della Società Agricola Cooperativa uccisi a Paceco il 16 gennaio 1922; Sebastiano Bonfiglio, Sindaco di Monte San Giuliano, ucciso a Monte San Giuliano il 10 giugno 1922; Giangiacomo Ciaccio Montalto, Magistrato presso la Procura di Trapani ucciso a Valderice il 28 gennaio 1983; Barbara Rizzo Asta, Giuseppe e Salvatore Asta uccisi a Pizzolungo (Erice) il 2 Aprile 1986 dall’autobomba innescata per l’attentato al Giudice Carlo Palermo; Alberto Giacomelli, Magistrato, Presidente di sezione del Tribunale di Trapani ucciso a Locogrande (Trapani) il 14 Settembre 1988; Mauro Rostagno, Giornalista di RTC, ucciso a Valderice il 26 Settembre 1988; Raffaele Di Mercurio, Agente di scorta del Magistrato Carlo Palermo, sopravvissuto alla strage di Pizzolungo (Erice) del 2 Aprile 1985, morto nel 1993; Giuseppe Montalto, poliziotto del corpo di Polizia penitenziaria in servizio presso l’Ucciardone, ucciso a Palma (Trapani) il 23 Dicembre 1995.