Torna il Festival Le Vie dei Tesori. Otto week end nel segno della bellezza tra settembre e ottobre

redazione

Torna il Festival Le Vie dei Tesori. Otto week end nel segno della bellezza tra settembre e ottobre

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sabato 04 Settembre 2021 - 16:07

Le Vie dei Tesori è pronto a celebrare la quindicesima edizione. Complessivamente, il Festival tornerà a svolgersi in due mesi, per un totale di otto week-end. Da sabato 11 settembre a domenica 26, sono in programma tre fine settimana in cui saranno protagoniste 12 città, con 150 luoghi da visitare e 50 esperienze da scoprire. Le new entry Enna, Caltagirone, Carini e Termini Imerese, Monreale e Bagheria si aggiungeranno alle “veterane” Noto, Trapani, Mazara, Marsala, Messina e Caltanissetta, A ottobre toccherà a Sciacca, Cefalù, Erice, Ragusa e Scicli e le due città più grandi dell’isola, Palermo e Catania.

Sarà un’edizione diversa, la seconda in tempo di Covid: tanta attenzione alla sicurezza, dei visitatori come dei tantissimi giovani che, entusiasti, si sono messi in gioco.

Quella de Le Vie dei Tesori è, tradizionalmente, una Sicilia che si scopre a poco a poco, trasformandosi in un unico museo diffuso: otto weekend, sabato e domenica, per ricomporre il puzzle, la voglia di bellezza che ogni anno apre, racconta e mette in rete i siti della Sicilia: insieme – da visitare con un unico coupon digitale – ci sono luoghi di solito inaccessibili e grandi attrattori, siti poco conosciuti o famosi, tutti in un unico circuito con una forte vocazione da storytelling. E tanti tour ed esperienze che da qualche anno solo la vera scoperta del festival: visitare grotte, percorrere cammini religiosi, arrampicarsi sui castelli federiciani, riempirsi gli occhi del verde dei giardini, scoprire piccoli musei di charme, immergersi nel fango terapeutico delle Saline o volare in Piper. Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione delle centinaia di giovani che ogni anno si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, esperti del territorio, giornalisti. Giardini, terrazze segrete, monasteri, palazzi nobiliari, aree archeologiche, ma anche ruderi con un passato affascinante: tutto ciò che ha una bella storia da raccontare è Vie dei Tesori. Un festival che ha portato la cultura fuori da palazzi istituzionali e atenei, ha sperimentato, cercato, scoperto percorsi e siti: ed è cresciuto ogni anno. Riconquiste per i cittadini e occasioni imperdibili per i turisti.

“Le Vie dei Tesori – dice la presidente della Fondazione, Laura Anello – è da sempre la manifestazione di una comunità che si riprende il suo patrimonio, se ne riappropria, impara a conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipa a una semina partecipata di conoscenza. Siamo convinti che quest’anno possa essere davvero un’occasione di rinascita collettiva. E l’interesse che si moltiplica da parte di tanti Comuni e territori per il progetto ce ne dà conferma”.

L’anno scorso, in piena pandemia, quando ogni festival e rassegna rimandava o rinunciava ai suoi programmi, Le Vie dei Tesori ha deciso di provarci, riscrivendo ogni visita e ogni percorso nel segno della sicurezza, privilegiando luoghi all’aperto, sostituendo le visite guidate con audioguide d’autore ascoltabili dal proprio smartphone, registrate da giovani storici dell’arte, archeologi, studiosi del paesaggio, esperti della città e curate dagli Amici delle Vie dei Tesori. Nonostante la necessità di contingentare gli ingressi e i repentini cambiamenti di colore, il festival ha messo insieme 120 mila visitatori in meno di due mesi, e ha soltanto dovuto sospendere l’ultimo fine settimana a Palermo, che sarà recuperato a inizio festival, quest’anno. Nel 2019 i visitatori erano stati 404 mila con una ricaduta economica sul territorio di oltre 5 milioni di euro e un indice di gradimento del 91 per cento.

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