Stefano Pellegrino: “Mi ricandido all’Ars per continuare il lavoro fatto”

redazione

Stefano Pellegrino: “Mi ricandido all’Ars per continuare il lavoro fatto”

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sabato 04 Settembre 2021 - 07:00

Stefano Pellegrino, avvocato, deputato alla seconda legislatura all’assemblea regionale siciliana. Da anni si occupa con il ruolo di vice presidente della commissione nazionale che raggruppa le regioni del mezzogiorno, per quanto riguarda la ripartizione dei fondi da destinazione alle comunità meridionali.

Onorevole questo suo ruolo lo ha portato in giro per le regioni del sud Italia. Che impressione ha avuto circa il modo come le stesse si sono attrezzate per combattere la Pandemia in corso?

“Capisco che il riferimento può essere alla nostra Isola che attualmente si trova ai vertici dei casi di contagio. Posso assicurare che i problemi, al netto della diffusione, sono gli stessi dappertutto. Ho letto e visto legittime proteste sulla gestione della sanità pubblica. Del resto un anno fa era la Lombardia al centro della drammatica attenzione. Il virus si combatte con la vaccinazione se è necessaria rendendola obbligatoria per tutti”.

Nella nostra isola però si aggiunta anche la “vicenda Razza” che ha portato alle dimissioni dell’assessore alla salute e poi al suo reintegro nella giunta regionale.

“Un assessore o un politico in generale si boccia su quello che fa in base al suo incarico. Io su l’assessore Razza, lo dico da giurista e da avvocato, ero contrario che si dimettesse per i fatti che gli sono contestati e che comunque sono certo finiranno per essere archiviati”.

Più in generale che idea si è fatta del governo Musumeci?

“I governi, sia locali e che regionali, sono stati condizionati dalle pandemie. Lo ho notato tramite il mio ruolo di parlamentare regionale ma anche da cittadino marsalese”.

Si riferisce alla giunta Grillo che si avvia a completare il primo anno di amministrazione?

“Io penso che per amministrare occorre puntare su alcuni obiettivi, pulizia della città in primis”.

Per lei Marsala è più pulita di prima?

“Fino a quando il comune sarà condizionato da un bando sbagliato che però obbliga al suo rispetto, si potrà fare ben poco. Ci si attrezzi per preparare nuove soluzioni differenti da quelle che ci sono adesso”.

Torniamo alla Regione. Lei è stato promotore della legge che è stata appena approvata dall’Ars e che consente ai comuni sotto i cinquemila abitanti di eleggere per la terza volta consecutiva il sindaco in carica.

“Ho pensato e l’Ars è stata d’accordo con la mia proposta, che nei piccoli comuni c’è sempre più disaffezione nei confronti delle cariche pubbliche locali. Chi si è impegnato e ha voglia di continuare il suo mandato, se gli elettori lo confermano, è giusto che continui il suo impegno”.

Deve continuare Nello Musumeci?

“Ho notato nei confronti del presidente della regione una sorta di fuoco amico. Se il centro destra è unito il Governatore in carica lo rappresenta benissimo”.

E Stefano Pellegrino tenterà di ritornare all’Ars?

“Io mi candiderò certamente anche per continuare nel ruolo nazionale che mi è stato assegnato. Spero che gli lettori mi rinnovino la loro fiducia”.

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