“La Sicilia non è un territorio è un paradiso”. Così Dario Cassini, uno dei protagonisti de “I predatori” diretto da Pietro Castellitto, film che ha aperto la 2° Edizione del Festival del Cinema Italiano di San Vito Lo Capo.
Gli fa eco Veronica Maya: “Sono contentissima di essere qui, ospite della seconda edizione, in questa terra del sud sempre più accogliente, set naturale per location nazionali e internazionali”. Sulla stessa lunghezza d’onda Paolo Conticini “Per me è un onore partecipare alla giuria di un Festival dedicato al cinema italiano, bellissima la sensazione di risalire sul palco, vedere il pubblico in sala godere della proiezione di un film in sala”.
Ricchissimo anche il programma di domani giovedì 10. Alle ore 14.00, nella splendida cornice del Pala Festival Cine Teatro Comunale di San Vito Lo Capo, proiezione dei cortometraggi selezionati. A conferma della vocazione ambientalista del Festival, alle 15.00 proiezione del documentario “Deforestazione Made in Italy”, per la regia di Francesco De Augustinis. A seguire due tavole rotonde sull’ambiente. La prima ha per tema: “Il dolore e il piacere nelle piante” con Alessandra Viola, giornalista freelance e scrittrice del libro “Andare per Orti botanici”, scritto a quattro mani con Manlio Speciale, edito da Il Mulino. La seconda: “Il mito delle foreste primarie, il caso della Sila” con Lina Pecora, agronomo, consigliere nazionale CONAF.
Al termine, incontro sul tema: “Il cinema dopo il COVID: le sale, la produzione, la distribuzione per un rilancio della Settima Arte in Italia.” con Marcello Foti, ex direttore del Centro sperimentale di Cinematografia, e Arnaldo Colasanti, scrittore e critico. Seguirà alle ore 18.45 “Focus su Film Commission. Alle 20.00 dopo la presentazione della serata e l’incontro con il cast dei film, alle ore 21.00 proiezione dei film “Divorzio a Las Vegas”, per la regia di Umberto Riccioni Carteni, con Giampaolo Morelli, Lorenza Indovina e Barbara Ronchi. Chiude la giornata la proiezione del film “Si muore solo da vivi” con Alessandro Roia, Alessandra Mastronardi, Neri Marcorè e Francesco Pannofino.