Alla Commissione Sanità i vertici dell’Asp di Trapani. Il parere dell’ex sindaco Alberto Di Girolamo

redazione

Alla Commissione Sanità i vertici dell’Asp di Trapani. Il parere dell’ex sindaco Alberto Di Girolamo

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venerdì 04 Giugno 2021 - 09:49

Si è tenuta ieri 3 giugno in Commissione Salute dell’Ars un’audizione sulle criticità dell’ospedale Paolo Borsellino e sul futuro della sanità a Marsala ed in provincia di Trapani. Vi hanno preso parte il sindaco Massimo Grillo, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, il commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà, il dirigente generale dell’Assessorato regionale alla Salute Mario La Rocca e il soggetto attuatore della struttura commissariale anti Covid Salvatore D’Urso.

“E’ stato fatto il punto sull’ospedale Borsellino da quindici mesi, tranne per una piccola parentesi, dedicato quasi interamente all’emergenza Covid – ha detto la deputata marsalese Eleonora Lo Curto -. Ho chiesto notizie del reparto di Infettivologia e dei suoi 100 posti letto che avrebbe dovuto essere completato entro il mese scorso. Ho fatto rilevare come nel merito la stampa locale abbia correttamente acceso i riflettori raccontando come non ci fosse un progetto, non fossero state pubblicate iniziative e gare e come soprattutto non ci fossero soldi per la sua realizzazione.

Ho anche rappresentato un’emergenza sanitaria legata all’ordinarietà delle patologie cui non si può far fronte avendo solo sulla carta un Dea di I livello. Alle mie parole hanno fatto eco quelle del sindaco Grillo e del presidente Sturiano, il quale in rappresentanza dei consiglieri comunali che fino ad oggi hanno occupato Sala delle Lapidi in segno di protesta, ha ribadito come l’attuale situazione sia insostenibile per la prima città della provincia di Trapani in cui si continua a soffrire per l’assenza della risposta sanitaria ormai da troppo tempo.

Rispetto a tutto questo è parzialmente confortante ciò che ha affermato il commissario Asp Zappalà il quale ha disposto a partire dal prossimo 10 giugno il ritorno ad un buon 50% delle prestazioni ordinarie nell’ospedale lilibetano. Marsala ha un bacino di circa 100mila abitanti comprendendo Petrosino, è la città che più di ogni altra si è sobbarcata il peso di sostenere l’emergenza Covid, tant’è che i malati oncologici, i cardiopatici così come i traumatizzati e tanti altri affetti da diverse patologie sono stati trascurati a causa della mancanza di una pronta risposta sanitaria pubblica. La cosa fondamentale che oggi è emersa in audizione è la certezza riferita dal dirigente della struttura anti Covid D’Urso circa la realizzazione del padiglione di Infettivologia e del suo finanziamento, a beneficio in primis di Marsala e della provincia di Trapani ma certamente dell’intero bacino occidentale della Sicilia. Il pronto soccorso che si sta già realizzando è indispensabile ai fini della totale restituzione dell’ospedale di Marsala alla sua originaria funzione, per il quale è indispensabile che ci sia un pronto soccorso “pulito”, ossia totalmente separato e inaccessibile per i pazienti Covid che potrebbero continuare ad arrivare.

A questo punto non vi è dubbio che il focus si sposterà sui tempi di realizzazione del nuovo padiglione su cui prometto di vigilare in maniera puntuale e costante. Purtroppo la comunità scientifica ci dice che dovremo convivere a lungo con questa pandemia a causa delle mutazioni del virus. Le sofferenze attuali a cui tutti i cittadini sono sottoposti per la conversione degli ospedali in strutture Covid non cesserà immediatamente, ma potranno nel prossimo futuro essere affrontate con la logica della prevenzione su cui sta lavorando bene anche il governo regionale”.

Sui lavori della Commissione, giunge una replica dell’ex sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo: “Dopo la mia lettera alle varie istituzioni, ieri c’è stata un’audizione alla Commissione regionale Servizi Sociali e Sanitari, nella quale si è parlato del nostro ospedale. Ho ribadito che centomila abitanti non possono continuare a stare senza l’intero Paolo Borsellino per pazienti non Covid. Purtroppo la conclusione del commissario Zappalà è stata che a breve convertiranno solo 20 posti letto Covid in letti non Covid  e riapriranno solo due sale operatorie. Per il resto aspetteranno la costruzione dell’intero nuovo padiglione, che naturalmente non si sa quando sarà pronto. Pertanto, per continuare a mantenere alta l’attenzione sulla necessità urgente di avere l’intero ospedale per pazienti non Covid, con il relativo personale e strumentazione, abbiamo deciso di manifestare, vedendoci sabato mattina intorno alle 10.30, nello spazio antistante l’ingresso dell’ospedale, nel rispetto delle norme anti Covid”.

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