Ancora vele anti ddl Zan davanti alle scuole. Anche Uil e Marsala Coraggiosa all’attacco

redazione

Ancora vele anti ddl Zan davanti alle scuole. Anche Uil e Marsala Coraggiosa all’attacco

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martedì 18 Maggio 2021 - 18:26

Continua a Marsala la campagna del movimento Pro Vita e Famiglia contro la legge Zan. Anche oggi, le vele pubblicitarie con due messaggi shock si sono strategicamente posizionate a Sappusi, di fronte i Licei “Ruggieri” e “Pascasino”, mentre ieri erano stati notati anche davanti uno degli ingressi del plesso Verdi, che comprende sia classi elementari che materne. Scopo evidente dei promotori è utilizzare l’arma della propaganda verso il target delle famiglie marsalesi che vanno a prendere i loro figli a scuola, o direttamente nei confronti degli studenti delle superiori. Della vicenda si stanno occupando anche testate regionali, così come era avvenuto lo scorso anno con l’approvazione del registro per i bambini mai nati e, qualche mese fa, con il parallelismo lanciato dal direttore dell’Opera di Birgi, don Bruno de Cristofaro, tra i crimini di Mengele e l’aborto. Nel frattempo si registrano ancora ulteriori prese di posizione sull’argomento, anche da parte di sindacati e movimenti politici.

Il segretario generale e la responsabile Pari opportunità Uil Trapani Eugenio Tumbarello e Antonella Parisi hanno firmato una nota congiunta in cui si esprime rammarico “per un gesto che mira a contrastare un disegno di legge di civiltà attraverso la diffusione di autentiche, e a dir poco fantasiose, fake news, fatto ancor più grave se si pensa che sia avvenuto davanti ad una scuola”.

“La Uil – aggiungono Tumbarello e Parisi – chiede a tutte le istituzioni locali e alle comunità, prima fra tutte la scuola, un serio impegno contro ogni atteggiamento discriminatorio. Diciamo basta ai crimini d’odio basati sul genere e sull’orientamento sessuale e riteniamo quantomai urgente diffondere la cultura del rispetto e dell’inclusione”.

Sul fronte politico, dopo il circolo Nilde Iotti, il consigliere Piero Cavasino e le segreterie comunali e provinciali del Pd, interviene anche il movimento civico Marsala Coraggiosa, attraverso una nota firmata dal portavoce Davide Piccione.

“Troviamo che sia grave creare disinformazione tramite degli episodi in cui tutti noi potremmo essere in disaccordo, per screditare un disegno di legge che non tratta assolutamente determinate tematiche, ma che tutela i cittadini dalla violenza per motivi basati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Approvare una legge volta a sancire più diritti, senza privare i diritti altrui, è indispensabile per un paese definito “civile”. In questi mesi, il DDL Zan è stato vittima di diverse falsità, divulgate da chi disconosce il testo che comprende i dieci articoli già approvati alla Camera dei Deputati, e che presto verranno discussi in Senato. Ad oggi, risulta indispensabile cercare di creare la giusta informazione su un disegno di legge atto ad estendere la cosiddetta Legge Mancino, già in vigore, inserendo accanto alle discriminazioni per razza, etnia e religione, anche le discriminazioni per i motivi sopracitati.

Molti politici sostengono che il disegno di legge sia inutile, in quanto la violenza per motivi abietti o futili sia già punita dal codice penale. In questi casi, però, non ci troviamo di fronte a motivi abietti o futili, bensì ad atti discriminatori e violenti per motivi specifici, pari ai motivi sanzionati dalla Legge Mancino, dunque, riteniamo che sia giuridicamente corretto, tramite il DDL Zan, estenderla a specifici motivi altrettanto gravi. Oggi più che mai, bisognerebbe informare e sensibilizzare, per smentire le accuse sullo stesso DDL, riguardanti soprattutto l’introduzione di insegnamenti che potrebbero indurre i genitori degli studenti a protestare contro una legge intenta, invece, ad introdurre nelle scuole cerimonie ed incontri anti-discriminazione proprio per la giornata del 17 maggio. Condanniamo fortemente qualsiasi strumentalizzazione volta a creare disinformazione su una legge che possa concedere più diritti a tutti gli individui ingiustamente discriminati, invitando i cittadini e le istituzioni a leggere ed interpretare il testo del disegno di legge per evitare futili allarmismi volti a far credere lo stesso come “liberticida”. Ricordiamo, inoltre, che il ddl Zan non nega la libertà di pensiero, bensì di trasformare il proprio pensiero in violenza o istigazione al compimento di atti discriminatori o violenti, tutelando la libertà altrui di poter vivere la propria vita con la consapevolezza dell’esistenza da una legge anti-discriminazione in caso di violenze subìte. La libertà di pensiero viene tutelata proprio dall’articolo 4, “Pluralismo delle idee e libertà delle scelte”: ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti ed opinioni, nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”.

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