L’operazione antidroga denominata Mirò è scattata all’alba di oggi 17 maggio.
Scoperto il giro grazie al quale lo stupefacente arrivava pure a San Cipirello, Camporeale, Gibellina e Castellamare. Registrati alcuni episodi in cui gli indagati hanno fatto ricorso alla violenza per recuperare i soldi delle dosi o delle forniture ancora da pagare .
Partinico al centro dello smercio di cocaina tra Palermo e Trapani. Sono 30 le persone arrestate con l’operazione Mirò scattata in esecuzione dell’ordinanza cautelare firmata dal gip del tribunale di Palermo. Ricostruiti alcuni episodi durante i quali gli indagati hanno fatto ricorso alla violenza per recuperare dai clienti i soldi per le dosi e le forniture ancora da pagare.
Inizialmente gli investigatori avevano concentrato le loro attenzioni sull’attività di spaccio a Partinico, ma pian piano si sono resi conto che il giro era andato ben oltre i confini del comune interessando anche le zone di Balestrate, Trappeto, Camporeale e San Cipirello ma anche – nel Trapanese – quelle di Alcamo, Castellammare del Golfo, Santa Ninfa, Gibellina e Mazara del Vallo.
“L’intensità dei traffici, le modalità organizzative, la numerosa clientela acquisita e fidelizzata, l’estesa dimensione territoriale dell’attività, il rilevante volume d’affari, la pluralità dei canali di approvvigionamento e l’indifferenza nei confronti delle operazioni di polizia rappresentano le caratteristiche che hanno impregnato la malavita partinicese”, si legge in una nota della questura.