I locali del Campus Biomedico potrebbero essere utilizzati per rendere più celeri le procedure di vaccinazione. Come preannunciato domenica attraverso un post pubblicato sui social, lunedì il primo cittadino marsalese ha incontrato il commissario Zappalà assieme al vicesindaco Paolo Ruggieri facendo presente questa possibilità, alla luce delle difficoltà e dei ritardi che si sono verificate lo scorso fine settimana all’ospedale “Paolo Borsellino” per l’inoculazione dei vaccini agli over 80 e agli insegnanti. “Si sta lavorando in questa direzione per verificare gli aspetti tecnici e la praticabilità di questa soluzione”, afferma il sindaco Massimo Grillo, che aveva affrontato l’argomento anche nel corso della seduta consiliare di lunedì pomeriggio.
Il Campus Biomedico fu realizzato con fondi ministeriali e i lavori completati nel 2012, ma le sue attività non sono mai entrate a regime. Nel tempo si sono succeduti diversi Consigli di amministrazione, ma il progetto iniziale, che prevedeva la realizzazione di un corso di laurea in discipline mediche convenzionato con l’Università di Palermo, è rimasto inattuato. Di fatto, dunque, il Campus è stato utilizzato soltanto come un’area di parcheggio, a servizio dell’adiacente ospedale “Paolo Borsellino”. Al di là degli spazi esterni, tuttavia, l’edificio può disporre di un corpo di fabbrica composto da due piani, con ambienti destinati ad aule, sale riunioni, ambienti per uffici, servizi igienici e disimpegni. Nel 2017 il Comune di Marsala aveva consegnato l’immobile all’Asp di Trapani, riconoscendo che la struttura sorgeva su una superficie di sua proprietà, come del resto il vicino nosocomio, mentre il Consorzio del Campus Biomedico è stato posto in liquidazione.
Lo scorso anno, l’ex sindaco Alberto Di Girolamo aveva suggerito l’utilizzo del Campus per l’emergenza Covid, ma la proposta non fu tenuta in considerazione, in quanto – com’è noto – la Regione preferì puntare su un progetto di riqualificazione del vecchio San Biagio, salvo poi cambiare idea e annunciare la realizzazione di un nuovo padiglione, a fianco del “Borsellino”, da destinare a reparto specializzato nella cura delle malattie infettive. “Ci auguriamo che con l’utilizzo di questa struttura per la vaccinazione, le procedure possano essere più celeri, in modo da evitare assembramenti. Tuttavia, passata la fase Covid – conclude il sindaco Grillo – il nostro auspicio è che si possa tornare a parlare dell’utilizzo del Campus, ricordando che era nato per ospitare corsi universitari”.