È il centenario (classe 1921) Orazio Buonafede uno dei siciliani più anziani a essere coinvolti dalla prima giornata di vaccinazioni anticovid sulla popolazione over 80. La somministrazione è avvenuta all’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, che ospita uno dei cinque centri vaccinali allestiti su tutto il territorio dall’Asp di Ragusa. Nella fase che prende il via oggi, l’assessorato regionale alla Salute prevede circa 5 mila vaccinazioni al giorno per la sola popolazione over 80 che si aggiungeranno a quelle già previste per le altre categorie coinvolte dal piano vaccinale.
L’assessore regionale alla Salute,
Ruggero Razza, questa mattina ha voluto essere presente all’avvio
delle vaccinazioni sulla popolazione over 80 visitando l’ospedale
“San Marco” di Catania, uno dei centri vaccinali allestiti
dal’Asp nell’area metropolitana.
«È una bella giornata
che arriva a un anno dall’inizio dell’emergenza in
Italia. Oggi vengono vaccinati anche cittadini di quasi
cento anni, o che li hanno da poco compiuti, e ci sono sono persone
oltre i 105 anni tra le oltre 130 mila che si sono prenotate.
Giornate come quella di oggi ci aprono alla speranza in un
momento molto significativo – ha dichiarato l’assessore Razza
– Vorremmo poter fare molto di più e riaprire immediatamente la
piattaforma di registrazione: la macchina organizzativa è rodata e
se ci fosse un numero adeguato di vaccini potremmo poter correre
contro il tempo e contro il virus».
«Sui vaccini abbiamo
ricevuto alcune offerte, come ha anche detto il presidente della
Regione Siciliana Nello Musumeci. Noi vogliamo che ogni decisione
venga condivisa con lo Stato ma chiediamo di fare presto – ha
continuato l’assessore Razza – Non vorremmo fare da soli, ma ci
aspettiamo quello sforzo che possa portare, oltre le polemiche, a
vaccinare tutte le persone anziane e quelle fragili. Secondo il piano
nazionale le persone con disabilità gravissime, ad esempio,
dovrebbero essere coinvolte dopo gli over 80 ma se i vaccini non sono
adeguati per completare in poco tempo la somministrazione su questo
target, rischiamo di vaccinare le persone fragili ancora più avanti
e questo sarebbe intollerabile. Per questo, ho ritenuto opportuno
chiedere al ministro, quantomeno per i vaccini da destinare ai
pazienti con disabilità gravi, di potere procedere parallelamente
agli over 80 e non a seguire. Speriamo che da parte del
presidente Draghi ci sia quella scossa all’Europa che riteniamo
indispensabile per la campagna vaccinale».