Mafia e affari nel gelese: sequestro per 68 milioni al gruppo Luca

redazione

Mafia e affari nel gelese: sequestro per 68 milioni al gruppo Luca

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martedì 16 Febbraio 2021 - 10:40

Duro colpo alla mafia gelese. Su proposta della Dda di Caltanissetta, il Tribunale nisseno emesso tre decreti di sequestro per un valore complessivo di 68 milioni di euro nei confronti di tre imprenditori di Gela, attivi nel settore del commercio di autovetture e in quello immobiliare. Si tratta del 70enne Salvatore Luca, del figlio Rocco (45 anni) e del fratello Francesco Antonio (65).

Le attività investigative sono state condotte da uomini della Direzione Investigativa Antimafia e della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Caltanissetta, che hanno dato esecuzione ai provvedimenti di sequestro.

Attualmente indagati per concorso esterno in associazione mafiosa, i tre imprenditori sono stati ritenuti soggetti di elevata pericolosità sociale, alla luce della loro complicità e contiguità con le organizzazioni criminali riconducibili a Cosa Nostra. In particolare, dalle indagini è emerso una sorta di opportunismo affaristico con esponenti della famiglia mafiosa dei Rinzivillo.

Le indagini di natura economico patrimoniale hanno fatto emergere il reinvestimento da parte degli indagati di ingenti capitali di provenienza illecita in numerose società, formalmente intestate ai familiari dei tre imprenditori e attive nel settore dell’edilizia e della rivendita della autovetture.

La provenienza mafiosa del capitale investito nella rivendita delle automobili si affiancava a un vero e proprio mercato del credito irregolare, mediante il quale la famiglia Luca è riuscita ad accaparrarsi una vasta platea di clienti. Il sistema, artatamente costituito, prevedeva una dilazione, mediante assegni post datati, per il pagamento delle autovetture che, in caso di insolvenza, venivano recuperate e registrate fittiziamente come noleggi. L’elevata capacità di intimidazione ha consentito di ridurre al minimo il rischio di insolvenza, così che i tre imprenditori si presentavano agli occhi dei malcapitati con diverse facce: ora di commercianti disponibili, ora come operatori di recupero crediti inflessibili. Di fatto, un surrogato del circuito finanziario legale che ha prodotto effetti negativi, ricaduti nel tessuto dell’economia sana, incidendo sulla libertà di impresa e sulle relazioni di concorrenza fino ad affermare il gruppo Luca come una delle concessionarie di autoveicoli di alta gamma di riferimento del sud Italia.

Alla luce delle indagini, che hanno dimostrato in modo incontrovertibile come la storia imprenditoriale del citato gruppo fosse fortemente permeabile alla criminalità organizzata, il sequestro ha riguardato l’intero compendio aziendale dei Luca, nonché il 100% del capitale sociale di 7 compagini attive tra Sicilia e Lombardia nei settori automobilistici, immobiliari e edilizi, l’intero compendio aziendale e tre quote societarie della Ginevra Immobiliare srl, l’intero compendio aziendale e due quote societarie della Luca Immobiliare srl, una quota societaria della Oikos srl (attività ricettive e di ristorazione nel gelese), 40 terreni ricadenti nel territorio di Gela, 192 fabbricati tra Gela, Vittorio e Marina di Ragusa, 47 rapporti bancari, finanziari e polizze assicurative.

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