Lettera Soci del Marsala Calcio: “Nessun ostacolo al passaggio quote”

redazione

Lettera Soci del Marsala Calcio: “Nessun ostacolo al passaggio quote”

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venerdì 05 Febbraio 2021 - 12:11

Lettera dei Soci del Marsala Calcio sulla vicenda societaria che ha creato diversi malumori nell’ultimo anno, causa anche la pandemia venuta a mettere il dito nella piaga in un contesto già di per sé difficile. Questo scrivono:

“Vista la situazione di stallo venutasi a creare attorno alle sorti del Marsala Calcio srl ed i continui rinvii in merito alla cessione di quote di minoranza “A GRATIS” per favorire l’ingresso del Dottor Gharbi, l’attuale Amministratore Jihad Gharbi ci Comunica di aver interpellato uno Studio Notarile per l’eventuale immediato trasferimento delle quote a suo favore, che si farà il prima possibile entro questo mese di febbraio.
I soci di minoranza ribadiscono che non c’è nessuno ostacolo per bloccare il passaggio delle quote a favore del Dottor Gharbi essendo stato nominato Amministratore Unico del Marsala Calcio srl il 21/10/2020 dagli stessi soci di minoranza. Con il passaggio delle quote a favore del Dottor Gharbi, confidiamo in una  pagina nuova per la nostra Città, che possa riportarci ai massimi livelli del calcio italiano. Per sempre forza Marsala”.

I soci: Alagna Simone, Bonafede Giuseppe, Bonafede Ignazio, Clemente Giuseppe, Cucchiara Vito, Domingo Vincenzo, Genna Francesco, Li Causi Girolamo, Parrinello Luciano, Patti Riccardo, Picciotto Tommaso, Russo Vincenzo, Sciacca Nicolò, Tortorici Felice e Vadalà Arturo.

Qui la conferenza stampa che Gharbi aveva indetto il 7 dicembre 2020 in merito alla seria preoccupazione del mancato accesso al conto corrente societario:

Gharbi aveva dichiarato, in quella occasione: “Dopo più di 4 mesi, non ho ancora accesso al conto corrente della società, dopo l’accordo con la vecchia società ad ottobre, che mi ha dato la possibilità di diventare amministratore unico e operare cooperare liberamente per la società. Ciò non è avvenuto perchè sia la banca che la posta ci hanno sbattuto le porte in faccia. Si è venuto a scoprire che il vecchio conto corrente non è sequestrato come asseriva la banca, il curatore Luca Brancato dice il contrario. Per il vero non si sa se sia un amministratore giudiziario o un curatore, due cose differenti. Il direttore della banca afferma che per accedere ai vecchi conti correnti dobbiamo essere autorizzati dalla magistratura, questo non dovrebbe accadere. Nessuna azienda al mondo funziona senza conto corrente, è un obbligo di legge”.

Dopo quella occasione, le cose sono man mano andate migliorando sino alla svolta di oggi.

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