In Sicilia scovato centro massaggi cinese dedito alla prostituzione

redazione

In Sicilia scovato centro massaggi cinese dedito alla prostituzione

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giovedì 04 Febbraio 2021 - 09:53

Sono 5 i cinesi arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Messina per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione. Gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Taormina, nel corso di controlli a centri estetici di Messina e Giardini Naxos, si erano insospettiti sul via vai nel Centro Benessere Summer, con clientela esclusivamente di sesso maschile, mentre le dipendenti erano solo di sesso femminile.

Un cliente fermato all’uscita ha riferito di avere appreso dell’esistenza del centro massaggi su internet e che era stato accolto da una ragazza orientale che gli aveva proposto un massaggio specificando che con un supplemento di prezzo avrebbe potuto usufruire di una prestazione sessuale. E’ stata ricostruita l’organizzazione criminale composta da cittadini di origine cinese che, oltre al centro estetico di Giardini Naxos, gestiva altri due centri massaggi nel centro di Messina, dove venivano fatte prostituire delle giovani orientali. L’associazione era gestita da due cinesi di 42 e 44 anni che si occupavano di reclutare le giovani che venivano assunte come massaggiatrici e poi fatte prostituire, con la promessa di una paga mensile fissa a cui si aggiungeva una minima parte del ricavo delle singole prestazioni. Pubblicizzavano l’attività sui siti internet degli annunci pubblicitari.

Tre donne cinesi si occupavano della gestione quotidiana dei centri estetici, organizzando il lavoro delle massaggiatrici e istruendole sul comportamento da tenere per eludere eventuali indagini delle forze dell’ordine, curavano i rapporti con i clienti fissando gli appuntamenti, stabilendo le tariffe e riscuotendo i pagamenti, il tutto utilizzando un linguaggio convenzionale per eludere eventuali intercettazioni. Alle ragazze venivano imposti rigidi turni di ferie e in caso di mancato rispetto delle regole di comportamento, che poteva mettere a repentaglio l’anonimato dell’organizzazione, venivano immediatamente rimpiazzate con altre connazionali. Ciascun centro poteva contare su un gran numero di clienti e garantiva un introito mensile di circa 8 mila euro.

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