Dramma dei Balcani, il sindaco di Marsala accoglie l’appello dell’Agenzia Dire

redazione

Dramma dei Balcani, il sindaco di Marsala accoglie l’appello dell’Agenzia Dire

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martedì 02 Febbraio 2021 - 19:25

La città di Marsala fa proprio l’appello dell’Agenzia Stampa “Dire” riguardo alla necessità che le città italiane ed europee si facciano testimoni di quanto sta succedendo ai migranti lungo la rotta dei Balcani. Nei giorni scorsi, l’agenzia aveva invitato i sindaci delle città italiane a contribuire alla sensibilizzazione delle proprie comunità sul dramma dei profughi, attraverso un pubblico appello – Care città, fateci vedere (di più) il dramma dei Balcani – che è stato già accolto dai primi cittadini di Firenze e Bologna e, adesso, anche dal sindaco lilybetano Massimo Grillo. In pratica, l’agenzia Dire ha sollecitato le amministrazioni cittadine a proporre immagini che possano restituire, almeno in parte, le sofferenze e le atrocità che milioni di persone stanno vivendo sulla rotta dei Balcani, lontane dai riflettori mediatici.

“Intere popolazioni vengono bloccate e poi rinchiuse in campi che per condizioni igienico sanitarie e assistenza sono dei veri e propri campi di concentramento – afferma il sindaco Massimo Grillo -. Ci arrivano immagini di donne, anziani e bambini, anche portatori di handicap, allo stremo. Una situazione insostenibile che si sta aggravando ancor di più a causa della pandemia che ha portato le comunità nazionali a spostare l’attenzione sull’emergenza sanitaria. Immagini che ci offendono – continua il sindaco Grillo – e che ci ricordano il monito di Papa Francesco rispetto alla necessità di rivedere il nostro stile di vita concentrato sull’egoismo e il consumo che fa prevalere “una cultura dello scarto” in cui i più deboli e sfortunati vengono abbandonati a se stessi. Da italiani ed europei tutto ciò non può lasciarci indifferenti. E da primo cittadino di Marsala, città culturalmente e geograficamente al centro del Mediterraneo, accolgo l’appello fatto da “Dire” ai Comuni, affinché si facciano primi promotori di una campagna di sensibilizzazione e di azioni concrete per aiutare queste popolazioni che soffrono dimenticate a pochi chilometri da noi”.

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