Giovedì 21 gennaio 2021, si è tenuto il primo di una serie di incontri che vedranno da una parte il Comune, il Parco Nazionale e la Capitaneria e dall’altra le parti politiche dell’Isola, i portatori di interessi economici e sociali locali, fino al coinvolgimento dell’intera cittadinanza.
Tema di questi incontri: l’istituzione partecipata dell’Area Marina Protetta. Un’iniziativa che trova le basi nella visita dello scorso agosto del Ministro Sergio Costa, durante la quale lo stesso Ministro ha auspicato la creazione dell’AMP Isola di Pantelleria.
Al primo incontro hanno partecipato i rappresentanti delle forze politiche dell’Isola: Angela Siragusa per Scegli Pantelleria, Michela Silvia per Diventerà Bellissima, Fabrizio D’Ancona per Forza Italia, Giuseppe La Francesca per il PD, Federico Tremarco per la Lega e Stefano Scaltriti per il Movimento 5 Stelle, insieme al Sindaco Vincenzo Campo, al Vicesindaco Maurizio Caldo, al Direttore del Parco Nazionale Antonio Parrinello e al Comandante della Capitaneria di Porto Ten. di Vascello (CP) Antonio Terrone.
Ospiti dell’incontro il Prof. Franco Andaloro e il Prof. Paolo Minzi.
Il Comandante Terrone, dopo aver esposto una breve presentazione sull’iter istitutivo ed i suoi riferimenti normativi, ha portato la sua esperienza riguardo le aree marine protette già istituite, soffermandosi sui vantaggi che le popolazioni residenti ne hanno ricevuto.
Il Prof. Minzi ha dato il suo contributo tecnico scientifico spiegando gli effetti positivi sulla flora e la fauna marina grazie ad un’AMP, non tralasciando una riflessione sulle condizioni attuali del nostro mare.
Il Prof. Andaloro ha esposto la sua esperienza riguardo l’iter istitutivo, con particolare riguardo agli studi di fattibilità e sull’importanza della Commissione di Riserva nel funzionamento dell’AMP, mentre il sindaco e il Direttore del Parco si sono soffermati sulla tutela e i benefici apportati da un’AMP per la protezione dell’Isola, in particolare riguardo alla pesca locale, sottolineandone anche l’importanza strategica onde evitare trivellazioni o prospezioni, e con la garanzia, inoltre, di un uso preferenziale e privilegiato dello specchio marino da parte dei panteschi.
È stato più volte sottolineato da parte di tutti i partecipanti la necessità che tale percorso sia condiviso appieno da tutta la popolazione e che la chiave per il successo sia la corretta informazione che tutti devono ricevere, allo scopo di analizzare appieno i benefici, ambientalistici, di natura socio economica e di sviluppo turistico che la creazione di un’Area Marina Protetta porterà all’Isola e ai suoi abitanti.