Da lunedì, dunque, l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala è tornato ad accogliere i pazienti che hanno contratto il Coronavirus. Era il 14 maggio quando fu dimesso Giuseppe, vigile del fuoco in pensione, che era rimasto 66 giorni in degenza presso il nosocomio lilybetano. Appena due giorni prima, era stato invece dimesso Giovanni, l’ultimo paziente in terapia intensiva, un 73enne alcamese intubato da marzo e affetto da diverse patologie, poi trasferito al reparto di pneumologia del Sant’Antonio Abate di Trapani. Il 18 maggio l’annunciato ritorno alla normalità, che in verità si rivelò più graduale del previsto, con alcuni reparti che sono tornati pienamente operativi solo nella seconda metà di giugno. Ad ogni modo, l’auspicio collettivo era che le foto pubblicate in quei giorni potessero passare agli archivi come le ultime immagini di pazienti Covid nel trapanese.
L’escalation dei contagi da fine agosto in poi ha purtroppo riportato tutti alla dura realtà, dimostrando che la seconda ondata era già in atto. A settembre i primi ricoveri all’Abele Ajello di Mazara, che nel giro di un mese ha visto riempirsi tutti i posti letto previsti per i pazienti Covid.
Da qui, la necessità, annunciata dal commissario straordinario dell’Asp Paolo Zappalà su indicazioni della Regione, di riutilizzare il “Paolo Borsellino”, tenuto conto che, nonostante i proclami primaverili, nulla era stato fatto per mettere preventivamente a disposizione del territorio strutture alternative (dal San Biagio al Campus Biomedico) che avrebbero fatto comodo in vista di una nuova, prevedibile emergenza. Così, nell’immaginario collettivo il ricordo dei volti sorridenti dei pazienti dimessi a maggio è già stato sostituito da altre foto divenute iconiche: quelle pubblicate nei giorni scorsi sui social (e anche sulla nostra testata) che ritraevano alcune ambulanze provenienti da Palermo, in fila davanti all’ospedale “Borsellino”. Sebbene rispetto alla primavera sia stata garantita l’operatività del Pronto Soccorso e di qualche altro reparto, le recenti immagino hanno comprensibilmente destato apprensione nell’opinione pubblica locale, in considerazione di una situazione che, purtroppo, è scandita da un continuo incremento di contagi e, purtroppo, anche dei decessi.
Nel piano predisposto dall’assessorato regionale alla salute, è previsto che siano 200 i posti letto riservati a pazienti Covid in provincia di Trapani. In questa fase sono 32 i posti letto previsti al “Paolo Borsellino”, suddivisi tra pazienti ordinari (26) e in terapia intensiva (6). Questi i primi parziali numeri delle tre giornate di riapertura: sono stati ricoverati a Marsala 12 pazienti (9 al reparto Covid e 3 in terapia intensiva), di cui 8 provenienti da Palermo, dove – com’è noto – l’innalzamento della curva dei contagi è superiore al resto della Sicilia, con inevitabili conseguenze sulla richiesta di posti letto. Chiaramente, la ripartizione fin qui attuata potrebbe essere aggiornata e incrementata in caso di necessità.
Verosimilmente, si parlerà anche di questo nel corso della programmata conferenza dei sindaci del trapanese che, questa mattina, si confronteranno in videoconferenza con l’assessore regionale Razza.