Un esercito di camici bianchi per contrastare la diffusione del Coronavirus nel territorio delle Aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e creare una sorta di “cintura di protezione”.
Con una propria ordinanza, il presidente della Regione Nello Musumeci ha infatti autorizzato le tre Aziende sanitarie provinciali, competenti per territorio, a implementare il numero delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) già istituite, fino al raggiungimento dello standard di una Unità ogni 25 mila abitanti.
Le Asp potranno fare ricorso al nuovo personale sanitario attingendo anche dagli elenchi che si stanno formando attraverso il bando predisposto dal Policlinico di Messina per l’avvio della campagna regionale di screening epidemiologico. Va ricordato che l’avviso, pubblicato sul sito dell’Azienda ospedaliero-universitaria messinese e che ha già visto l’adesione di oltre tremila professionisti, scade martedì prossimo.
Tra le misure contenute nella nuova
ordinanza del governatore anche l’istituzione, in tutta la Sicilia,
delle “Unità speciale di continuità assistenziale di pronto
intervento” che opereranno h.24 per prestare immediata e urgente
assistenza.
Nell’ambito del mondo della scuola, invece, è
confermata la figura delle Usca scolastiche prenderanno in carico i
casi sospetti da Covid-19 relativi a personale docente, personale
amministrativo, tecnico e ausiliario e studenti degli istituti e
scuole di istruzione primaria e secondaria, delle istituzioni
educative e degli istituti e scuole speciali statali.
Le nuove
Usca, per la loro funzione di pronto intervento, potranno avvalersi
dei mezzi e delle strumentazioni della Seus e di quelli delle
organizzazioni di volontariato che si svolgono servizio di
emergenza-urgenza in affiancamento e integrazione al sistema
sanitario regionale.