La discontinuità nel metodo rispetto ad Alberto Di Girolamo e la scommessa su una governance capace di far crescere la città. Questi i punti chiave intorno a cui il candidato sindaco Massimo Grillo ha incentrato la conferenza stampa di presentazione del proprio progetto per Marsala. In una campagna elettorale inevitabilmente condizionata dalle misure anti-assembramento legate all’emergenza epidemiologica, Grillo ha scelto un locale a due passi dal mare, il “5 Palme” come base operativa delle proprie attività.
Nell’odierno incontro con la stampa, l’ex parlamentare ha alcuni punti cruciali sulla proposta politica messa in campo, attraverso una coalizione molto ampia, composta da 9 liste, che va da Fratelli d’Italia fino a tanti ex rappresentanti del centrosinistra, tra cui l’ex sindaco Salvatore Lombardo, che torna a sostenere Grillo come aveva fatto, un po’ a sorpresa, cinque anni fa. “Non siamo rappresentativi di una sola area politica ma di varie sensibilità”, ha sottolineato Grillo, ringraziando quanti hanno sposato il suo progetto per “il coraggio di andare oltre gli steccati” dimostrato facendo anche scelte di rottura rispetto alla propria storia politica.
Ma è il metodo, come detto, il cuore del ragionamento di Grillo: “possiamo fare un lungo elenco di programmi ma è fondamentale spiegare come vogliamo realizzarli”. Per l’ex parlamentare è tempo di allontanarsi dalla logica “dell’uomo solo al comando” per passare a quella della governance, in cui il sindaco eletto dai cittadini e gli assessori indicati dai partiti e dai movimenti politici discutano assieme ai tecnici per giungere alle soluzioni migliori per la città. Grillo si è riservato di annunciare nei prossimi giorni le figure che metteranno a disposizione del suo progetto le proprie competenze, anticipando comunque la disponibilità già manifestata dal presidente di Airgest Salvatore Ombra (in materia di politiche per il turismo) e di Gianfranco Rossi, che ha ricoperto negli anni ruoli di primo piano per conto dell’Atac di Roma e l’Amat di Palermo. Ma ci sarà spazio anche per i giovani, con una Giunta Young, composta da 4-5 componenti che daranno il proprio contributo all’attività amministrativa. “Intendiamo ridurre le distanze tra generazioni – sottolinea Grillo -. Tra i fallimenti noti di questi anni c’è anche l’incapacità di creare una nuova classe dirigente”. Tra le novità annunciate anche una nuova struttura di comunicazione, che dovrebbe tenere aperti i canali di confronto con i cittadini, e il ripristino dei Municipi sul fronte del decentramento amministrativo.
Grillo è stato critico, ancora una volta, sul Piano Rifiuti: “Mai i cittadini marsalesi avevano pagato tanto per avere un simile disservizio”. A fronte di un contratto che dovrà comunque essere rispettato per i prossimi cinque anni, l’ex parlamentare annuncia alcuni innesti migliorativi, a partire dalle isole ecologiche di quartiere.
Sul tema della sicurezza, spesso al centro delle cronache nelle ultime settimane, Grillo dichiara di voler chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, presieduto dal prefetto, di voler potenziare la videosorveglianza e di essere intenzionato a chiedere il ripristino dei “falchi”.
Un riferimento anche alle critiche degli avversari: “Non è vero che ho sempre vissuto di politica, non ho più incarichi dal 2006. In questi anni mi sono occupato di attività di famiglia”. Grillo ha poi ricordato il suo impegno per la realizzazione del nuovo ospedale di Cardilla ai tempi in cui fu assessore regionale alla sanità, gestendo “fondi per 30-40 volte superiore a un bilancio comunale, senza aver mai avuto problemi giudiziari”.
Diverse le domande dei giornalisti presenti. Tra i temi toccati la tenuta della coalizione (sicuramente ampia ed eterogenea) e il futuro del Porto di Marsala:
Infine, pur affermando che “Marsala è una città morta, che ha bisogno di essere rianimata”, Massimo Grillo ha lanciato un nuovo appello ad evitare litigi e contrapposizioni. “Finita la campagna elettorale, ci sarà bisogno di una pacificazione, di un confronto vero e costruttivo. Se ci fosse stato prima, la città non sarebbe in queste condizioni”.