Michele Licata e il processo per frode fiscale: pena ridotta in Appello

redazione

Michele Licata e il processo per frode fiscale: pena ridotta in Appello

Condividi su:

mercoledì 08 Luglio 2020 - 14:04

Il Collegio della Terza Sezione Penale della Corte d’Appello di Palermo ha riformato la sentenza di primo grado con cui il gip di Marsala aveva condannato Michele Licata per frode fiscale a quattro anni e mezzo di reclusione. Rispetto alla citata sentenza, sia la difesa che la Procura di Marsala avevano presentato, per ragioni evidentemente diverse, istanza di ricorso in Appello. La Corte di Palermo ha accolto la richiesta presentata dai legali di Licata (Carlo Ferracane e Salvatore Pino), ritenendo inammissibile quella presentata dalla Procura lilybetana.

La condanna nei confronti del noto imprenditore del settore turistico ricettivo è stata ridotta a due anni, sei mesi e venti giorni per quanto riguarda l’accusa di frode fiscale, mentre la stessa Corte d’Appello di Palermo ha disposto l’assoluzione dell’imputato dall’accusa di malversazione. Sono stati dichiarati estinti per prescrizione dei determini i reati fiscali contestati per il periodo precedente al 2010.

Licata dovrà inoltre risarcire Vito Salvatore Fiocca, costituitosi parte civile nel processo, riconoscendo 1200 euro di spese processuali e Cpa.

Pur in presenza di una condanna, l’avvocato Carlo Ferracane, legale di Licata, si dichiara soddisfatto per la riduzione di pena che, peraltro, non comporta la detenzione ma, al massimo, la misura dei domiciliari o dei servizi sociali. “Se consideriamo il dato di partenza, si tratta di un grande successo”, afferma Ferracane che si riserva di leggere le motivazioni della sentenza per decidere se presentare un eventuale ricorso in Cassazione.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta