Anche quest’anno molti trasferimento con 104 in Sicilia. Il gruppo Corsi e Ricorsi: “Siamo indignati”

redazione

Anche quest’anno molti trasferimento con 104 in Sicilia. Il gruppo Corsi e Ricorsi: “Siamo indignati”

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lunedì 29 Giugno 2020 - 16:21

La giornata di oggi è stata caratterizzata dalla procedura di mobilità, che ha interessato numerosi insegnanti dei diversi ordini scolastici. Scorrendo le liste dei trasferimenti, ancora una volta non sfuggono le numerose nomine legate alla legge 104, che consentono di poter usufruire di una corsia preferenziale agli insegnanti residenti al Sud ma titolari al Nord, che certificano di dover rientrare nella propria provincia per accudire familiari che hanno bisogno di assistenza o per problemi di salute personali. Dai dati emersi, peraltro, pare che le province di Trapani e Agrigento, in Sicilia, siano tra le più soggette a questo tipo di trasferimenti, così come Salerno e Caserta in Campania, dove spesso i beneficiari della 104 fanno riferimento a patologie legate a cause ambientali legate alla cosiddetta “Terra dei fuochi”.

Su questo fenomeno, da tempo al centro delle cronache, torna a scrivere il gruppo Corsi e Ricorsi della provincia di Trapani.

“Ogni anno si ripete sempre la stessa storia – scrive la portavoce Floriana Oliva -. Dallo stesso miserabile finale. Ventuno trasferimenti interprovinciali per i docenti di scuola primaria, 17 su posto comune e 4 su sostegno, tutti con precedenza prevista dal CCNI, ciò significa con presunte 104 in pole position. Quindi il 100% dei trasferimenti interprovinciali nella scuola primaria anche quest’anno va alle presunte precedenze. Come sempre. Togliendo il diritto ad altri docenti desiderosi, dopo decenni e ventenni di servizio, di ricongiungersi ai propri cari secondo meritocrazia. Per non parlare delle “miracolose guarigioni” di chi lo scorso anno ha ottenuto il trasferimento interprovinciale grazie a una 104 personale e quest’anno magicamente ha ottenuto il trasferimento provinciale senza più precedenze… Perché ormai non servivano più. L’obiettivo era rientrare in provincia. Ottenuto questo, perché continuare ad usufruire di una evidentemente falsa precedenza col rischio di una denuncia penale? Siamo indignati, schifati, infuriati, delusi, scioccati, attoniti di fronte a questi evidenti abusi dinanzi ai quali anche i Sindacati alzano le mani. Molti di noi non si sentono più rappresentati da loro che sono quelli che siedono ai tavoli della contrattazione, ma che continuano a ignorare la gravità della situazione e i fatti lo dimostrano. Basterebbe proporre delle percentuali da destinare ai possessori di precedenze, controlli in strutture pubbliche dei presunti docenti con disabilità ( e non parliamo di controlli delle documentazioni, quelle sono a posto! Ma di visite ed esami a tutti gli effetti in strutture decise dal Ministero!) per arginare il più possibile questo fiume in piena degli abusi! Chi realmente ha diritto a una precedenza per L. 104 è ancora più indignato di noi, perché vede gli altri giocare con il diritto più importante, che è quello di tutela della salute. Occorrerebbe far rispettare la sentenza del Tar Lazio n.149/2019 per attivare i posti di sostegno sulla base delle esigenze REALI, trasformando l’organico di fatto in organico di diritto. Necessario sarebbe far rispettare al MI la sentenza del Consiglio di Stato n.3722/2019 che riconosce priorità della mobilità rispetto alle neoimmissioni in ruolo. Altrettanto fondamentale è la pubblicazione dei movimenti annuali entro il 31 agosto, termine perentorio previsto dal CCNI. Riteniamo inoltre che chi ha una disabilità “rivedibile” abbia diritto a un’assegnazione temporanea, non a un trasferimento definitivo! Non si stupiscano i Sindacati se da ora in poi vedranno arrivare piogge di richieste di disdetta della ritenuta mensile a loro favore. Siamo stanchi. Ma mai di essere onesti”.

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