Assunzioni nel trapanese, un’inchiesta scuote i Vigili del Fuoco. Il Comando provinciale: “Comportamenti isolati”

redazione

Assunzioni nel trapanese, un’inchiesta scuote i Vigili del Fuoco. Il Comando provinciale: “Comportamenti isolati”

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sabato 27 Giugno 2020 - 18:29

Giuseppe Pipitone e Alessandro Filippo Lupo sono i principali indagati per corruzione continuata in concorso tra loro nell’ambito di un’inchiesta che sta creando non poco turbamento tra i Vigili del Fuoco del trapanese. L’indagine dei pm di Trapani (procuratore aggiunto Maurizio Agnello e dai sostituti procuratori Sara Morri, Francesca Urbani e Andrea Tarondo) è incentrata su un presunto sistema che imponeva agli aspiranti pompieri di pagare da 500 a 3000 euro per superare le prove concorsuali.

Come spesso accade, però, anche nei sistemi più radicati arriva qualcuno che non ci sta e interrompe una consuetudine consolidata. E’ il caso di un giovane, che si rifiutò di pagare e fu confinato in fondo alle graduatorie. Adesso, però, è stato riammesso dal Consiglio di Stato assieme ad altri 39 candidati.

Tanti altri, però, pagavano regolarmente. E i loro nominativi – come spiega l’inchiesta pubblicata su Il Fatto Quotidiano di oggi – venivano inseriti all’interno di un elenco che è stato sequestrato a casa del 55enne vigile del fuoco alcamese Giuseppe Pipitone, che era uno dei commissari del concorso contestato. Proprio ad Alcamo, poi, non era sfuggita a diversi osservatori l’alta percentuale di vincitori nei vari concorsi banditi per un posto da vigile del fuoco.

Nelle indagini si fa riferimento anche alle testimonianze di due giovani che denunciarono la richiesta di tangenti e non furono ammessi alle prove successive. In particolare, al centro del “sistema” c’erano i corsi di formazione preparatori al concorso, organizzati da Pipitone, diventati nel tempo uno strumento per avvicinare potenziali candidati ai quali proporre i pagamenti per il positivo superamento delle prove concorsuali.

Sulla vicenda, si registra la nota inviata agli organi di stampa da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani: “Esprimiamo la piena fiducia nell’operato della Magistratura in merito all’indagine che vede interessato un un vigile del fuoco per l’ipotesi di illecite facilitazioni nell’ambito delle prove selettive al concorso per l’accesso nel Corpo. Siamo certi che la pratica denunciata, se confermata in giudizio, sia da ascrivere a comportamenti isolati che non mettono in discussione l’integrità morale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Siamo i primi a volere l’accertamento dei fatti e assicureremo per questo la nostra massima collaborazione nello svolgimento delle indagini”.

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