Crisi post coronavirus: Zara chiude più di 1200 negozi nel mondo

redazione

Crisi post coronavirus: Zara chiude più di 1200 negozi nel mondo

Condividi su:

lunedì 15 Giugno 2020 - 13:12

Il gigante spagnolo dell’abbigliamento Inditex, proprietario di Zara, ora punta un’accelerazione sulle vendite online. Colpa della pandemia che ha fatto calare nel primo trimestre le vendite del 44% a 3,3 miliardi di euro con un rosso per 409 milioni di euro 

E’ il primo rosso in oltre venti anni di storia e stavolta purtroppo non si parla del colore di stagione. Zara soffre gli effetti del Covid-19 segnando una perdita netta di 409 milioni nel primo trimestre con un fatturato crollato a 3,3 miliardi contro i 5,9 del primo trimestre 2019 e punta alla chiusura di circa 1200 negozi tra Europa ed Asia e al potenziamento delle vendite online.

Tuttavia a Madrid le azioni Inditex, che controlla il marchio e la catena di store Zara, sono in netto rialzo, dopo che il colosso della fast fashion – che ha tra i suoi marchi anche Massimo Dutti, Bershka, Oysho, Stradivarius – ha detto di voler puntare sempre di più sul commercio online, in forte crescita in periodo di pandemia.

Mentre negli store le vendite sono crollate del 44% a 3,3 miliardi di euro, quelle online sono aumentate del 50% nel primo trimestre e in aprile sono balzate del 95% in aprile. Secondo gli analisti, l’impatto del coronavirus sul gruppo è stato severo ma “temporaneo”. Inditex infatti ha confermato gli obiettivi di crescita delle vendite tra +4% e +6% a lungo termine e una riduzione dei costi operativi del 21%.

Il gruppo che ha già investito 2,5 mld di euro per rafforzare la piattaforma online, ha detto che sbloccherà altri 2,7 miliardi di investimenti di cui 1 miliardo per potenziare l’e-commerce. Inditex prevede che le vendite online rappresenteranno il 25% del suo giro d’affari nel 2022 contro il 14% del 2019. Per il 2020, il presidente pablo isla prevede “un recupero progressivo delle vendite”. In maggio, le vendite sono calate del 51% su base annua, del 34% nella prima settimana di giugno.

Fonte: d.repubblica.it

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta