Il circola Marsala Petrosino di Legambiente esprime la propria soddisfazione per gli arresti avvenuti ieri tra Marsala e Mazara del Vallo nell’ambito dell’inchiesta “Fuoco nell’ombra”.
“Siamo particolarmente contenti del fruttuoso esito delle indagini delle forze dell’ordine che hanno condotto all’arresto dei presunti autori degli incendi di rifiuti che, dallo scorso anno, e sopratutto l’estate scorsa, hanno avvelenato l’aria ed il suolo dei Marsalesi delle contrade a Nord della città.
Alcuni cittadini infatti ci avevano contattato per segnalarci quanto stava accadendo nelle loro contrade e noi li abbiamo aiutati a rivolgersi alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria.
Ringraziamo pertanto in primo luogo le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria, ma anche quei cittadini che hanno, con le loro segnalazioni e denunzie, indirizzato le indagini degli inquirenti.
E’ il segnale inequivocabile che vi è ormai piena consapevolezza nella nostra comunità che i danni all’ambiente sono danni alla salute dei cittadini. Saremo pronti a costituirci parte civile nel processo penale a carico dei presunti autori dei fatti di reato loro ascritti”.
La presidente del circolo di Legambiente Letizia Pipitone, tuttavia, evidenza la presenza di diverse discariche sul territorio lilybetano, soffermandosi in particolare su quella che si trova nella zona del Salato.
“Da informazione che abbiamo assunto presso gli uffici comunali si è appreso che l’area e l’edificio pericolante dove insiste la discarica , sono di proprietà demaniale. Sembra inoltre che gli addetti al servizio di raccolta si rifiutino di effettuare la raccolta proprio perché l’edificio non è in sicurezza.
Pur comprendendo le ragioni dei lavoratori, evidenziamo che le dimensioni della discarica a cielo aperto hanno raggiunto livelli tali da essere non solo vergognose per la città, ma anche e soprattutto una vera e propria emergenza sanitaria per chi abita nelle vicinanze. Chiediamo pertanto agli uffici comunali preposti, alla Regione Siciliana attraverso l’articolazione periferica dell’ufficio di Guardia Costiera ed alla società di raccolta dei rifiuti , Energetica Ambiente, di trovare subito una soluzione per la rimozione della discarica, e di approntare idonei strumenti di indagine perché siano individuati e puniti gli (a dir poco incivili) autori del costante e quotidiano abbandono di rifiuti in quell’area”.
Sempre più persone dovrebbero essere difensori dell ambiente comune!… Ottimo lavoro!