L’eurodeputato alcamese Ignazio Corrao torna alla carica sulle quote tonno con un’interrogazione presentata all’attenzione della Commissione Ue. “Occorre modificare i criteri di assegnazione. Non è possibile privare l’isola di Favignana, dove la pesca del tonno ha fatto la storia, di una risorsa così preziosa per la sua comunità”.
Sono 33 le tonnellate assegnate
dall’Europa a Favignana: un quantitativo, sottolinea Corrao,
“maggiore rispetto all’anno scorso ma ancora insufficiente a
garantire la sostenibilità dell’attività economica della
pesca”.
“Stiamo parlando una tradizione millenaria, che ha
reso l’isola di Favignana famosa nel mondo, sia per la profonda
cultura del mare incarnata dal Rais, guida indiscussa della tonnara,
sia per la sostenibilità ambientale di tale tipo di pesca. In tutto
ciò, purtroppo l’assegnazione delle quote è stata pubblicata solo
l’8 maggio, quando ormai era troppo tardi per avviare la pesca,
avvantaggiando di fatto chi era già in possesso degli strumenti per
partire. Insomma, tempi e modi di questa nuova ripartizione hanno
svantaggiato molto platealmente “l’isola del tonno”. Comprendo
e condivido dunque la delusione del sindaco di Favignana e di tutta
la comunità egadina. Proprio per questo ho chiesto alla Commissione
Europea di intervenire immediatamente con nuovi criteri e principi
per l’attribuzione delle quote tonno, che potrebbero essere
assegnate direttamente alle comunità locali, ai Comuni come
Favignana. Tale assegnazione permetterebbe di supportare la pesca
tradizionale del tonno in un’ottica di beneficio per l’intera
comunità. Non dimentichiamo che è stata la stessa Unione Europea a
spingere gli Stati Membri a favorire le tonnare fisse, come quella di
Favignana, che rappresentano la tipologia di pesca più sostenibile
del tonno”.
“Inoltre – conclude l’eurodeputato – ho chiesto
alla Commissione di considerare la sostenibilità economica come
nuovo criterio per la destinazione di quote, a supporto delle piccole
comunità di pescatori come quella di Favignana, che nei secoli ha
dimostrato la centralità della pesca del tonno nella sua economia,
il valore culturale ma soprattutto quella sostenibilità ambientale
che è il faro del futuro della pesca europea”.