Nella giornata della Festa della Repubblica, anche a Palermo e Trapani sono scesi in piazza i militanti della Lega di Matteo Salvini. Iniziative annunciate da settimane nell’ambito di una mobilitazione generale del Carroccio contro il governo Conte.
“Oggi, 2 giugno – afferma il segretario regionale Stefano Candiani – celebriamo l’Italia, una Repubblica fondata sul lavoro. Un Paese dove in questo momento c’è gente che vuole tornare a lavorare, che vuole rimettere in funzione l’economia. Questo però viene impedito dalla burocrazia creata dal governo, che non riesce a dare risposte in grado di superare la crisi sanitaria e la crisi economica che ne è conseguita. Per questo siamo scesi in piazza, in maniera ordinata, in maniera corretta: per impedire che ci siano continuamente soprusi inseriti in decreti legislativi e in provvedimenti di legge che impediscono all’Italia di riprendere a lavorare e a vivere”.
A Palermo, il flash mob è andato in scena davanti al Teatro Politeama, alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, e del commissario della Lega per la provincia di Palermo, Antonio Triolo.
“Siamo scesi in piazza insieme con le altre forze del centrodestra – dice Samonà – per dare voce ai milioni di italiani e alle tantissime imprese che vogliono ripartire ma che non hanno avuto risposte concrete da parte del governo Conte, nel quale si continua a litigare per le poltrone. La Lega è al fianco degli italiani che chiedono di poter tornare a lavorare, a vivere, dopo mesi in cui a causa dell’emergenza coronavirus il Paese si è fermato. Per farlo, però è necessario togliere i troppi lacci burocratici tra il cittadino e lo Stato. Solo così si potrà ricominciare a far crescere la nostra economia”.
A Trapani il flash mob del Carroccio si è invece tenuto in piazza Vittorio Emanuele. “Il governo Conte con le sue scelte, risulta inadeguato ai tempi di emergenza sanitaria ed economica. Diamo voce alle nostre proposte volutamente inascoltate da chi governa”, ha affermato il commissario leghista Bartolo Giglio.