“Si può e si deve riaprire in sicurezza e subito, anche dando la delega ai Sindaci!”. Questa la posizione del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, che ha inviato una nota ufficiale al presidente del Consiglio Conte, al Ministro per il Sud Provenzano e al presidente della Regione Nello Musumeci, evidenziando come la fase 2 presentata dal governo nazionale appaia eccessivamente cauta rispetto alle diverse situazioni del Paese. In particolare, l’attenzione del sindaco Tranchida si concentra sul settore turistico-ricettivo: “È proprio a questo comparto che oggi (non certo rimandando la riapertura al 1 giugno) bisogna dedicare maggiore attenzione, prevedendone la celere riapertura (ovviamente con protocolli in sicurezza e rispetto delle norme sanitarie), quantomeno in Sicilia e, dunque, a Trapani, terre soltanto sfiorate, fortunatamente, dall’emergenza epidemiologica”.
Per tale ragione, il primo cittadino trapanese avanza una serie di proposte: consentire la riapertura del comparto già dai primi di maggio, anche con eventuali deroghe affidate ai sindaci; apertura della mobilità all’interno della Regione Siciliana anche per motivi di svago e vacanze già a partire dal 15 maggio; consentire da subito le attività della nautica da diporto e della pesca sportiva; assicurare interventi urgenti (dal bonus locazioni a quelli energetici, al sostegno finanziario per l’accompagnamento e il riavvio delle attività) in favore delle piccole imprese; assegnazione urgente di contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento alle norme igienico sanitarie e di sanificazione ambienti e servizi imposte dal governo; garantire la proroga dell’attuale termine di cassa integrazione per il settore; garantire deciso allentamento dei vincoli finanziari ai Comuni per l’impiego delle risorse proprie accantonate da mille vincoli, tanto per investimenti, quanto per servizi in favore della comunità cittadina; assicurare concreto decentramento di risorse ai Comuni, da impiegare senza vincoli burocratici per la spedita gestione di ulteriori aiuti alle piccole imprese.
“Ogni giorno – prosegue Tranchida – ci confrontiamo con le storie e gli sfoghi dei nostri concittadini impegnati nel settore turistico, di chi non ce la fa davvero più. Storie di mutui, debiti, affitti, licenziamenti obbligati e fallimenti, che non possono non preoccupare perché rappresentano ben più di un campanello di allarme. A tutti questi operatori economici l’Amministrazione comunale è vicina e solidale non solo a parole, ma ponendosi al loro fianco con iniziative e misure certe e rapide. Tra queste, come già anticipato nel documento politico del 17 aprile scorso, è stato stabilita da subito la contribuzione / sgravio imposte comunali su Tari – Tosap e Pubblicità per il periodo di chiusura, unitamente ad un percorso di interventi, nel breve e medio periodo, a sostegno e per la valorizzazione tanto delle stesse imprese quanto della filiera agro-alimentare a km 0 correlata (dalle azioni del Distretto Turistico a quelle in fieri del Distretto del Cibo oltre alla candidatura De.Co. Trapani Western Sicily), ma non basta. L’Amministrazione continuerà a portare avanti tutti i progetti e le proposte, sia quelli che prevedono un impegno unitario, sia quelli che vedono la Città di Trapani parte sinergica, talvolta propositiva, di un piano turistico unificato, in collaborazione con altri Enti e con associazioni e organizzazioni private. Lo farà, naturalmente, nel pieno rispetto del programma di Governo, dei cittadini e delle forze imprenditoriali del campo turistico che hanno scommesso su questo territorio e che non vanno assolutamente abbandonate”.