Voci serali
Adesso il mondo non è più remoto.
Sta tutto addosso a noi,
tutto pigiato nelle
stanze sgomente delle nostre case.
Ma
ci sono giù in strada dei bambini
che si gridano «ciao».
Una
volta, due volte – mentre l’uno
dall’altro si allontana –
tre volte, quattro volte,
senza voltarsi indietro.
E le voci si
librano nell’aria
finché l’azzurro della sera è solo
loro
esclusiva eco.
Cinque
volte, sei volte, sette volte.
Forse perché si accordano
ai
battiti del tempo, ne scandiscono
la diastole e la sistole.
O
forse il loro modo di contare
somiglia un poco al mio
quando
conto le sillabe dei versi
stoltamente
sperando che una grazia celeste
mi rimanga impigliata tra le dita.
Fernando Bandini, Dietro i cancelli e altrove, Garzanti, 2007