Ospedale di Marsala solo per il Covid: verranno trasferiti tutti gli altri pazienti

redazione

Ospedale di Marsala solo per il Covid: verranno trasferiti tutti gli altri pazienti

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venerdì 27 Marzo 2020 - 19:50

Da sabato 28 marzo il “Paolo Borsellino” di Marsala sarà a tutti gli effetti un Covid-Hospital. Di fatto, il nosocomio lilybetano sarà integralmente utilizzato per i soggetti affetti da Coronavirus. La nota, a firma del direttore medico di presidio Giurlanda prevede che tutti i pazienti non Covid ricoverati a Marsala siano dimessi e trasferiti nelle altre strutture della provincia “entro e non oltre 7 giorni”.

In un primo momento, come si ricorderà, si era deciso di riservare ai pazienti affetti da Coronavirus i locali dell’ex pneumologia e l’intero reparto utilizzato da cardiologia. In prossimità del Pronto Soccorso era stata invece allestita la tenda pre-triage. Allo stato attuale, a Marsala risultano ricoverati 12 pazienti con questo tipo di patologia, dislocati tra il reparto Covid e la Terapia Intensiva.

Di fatto la scelta è caduta su Marsala per ragioni territoriali ed organizzative: il Sant’Antonio di Trapani non avrebbe potuto smontare le cosiddette “superspecialistiche”, così come Castelvetrano non avrebbe potuto trasferire i pazienti oncologici. Alla fine, quella dell’ospedale lilybetano è sembrata la soluzione più adeguata, anche perchè la struttura si trova a metà strada tra la zona nord e la zona sud della provincia e a pochi metri dallo svincolo della bretella autostradale.

Al “Paolo Borsellino” non potrà essere accettato nessuno ricovero “all’infuori dei pazienti che presentano sintomatologia riconducibile all’infezione da Coronavirus”.

Novità anche per la centrale operativa del 118, che non trasporterà più al presidio ospedaliero lilybetano pazienti non affetti da patologie riconducibili al Coronavirus.

Per il trasferimento dei pazienti non dimissibili, oltre alle ambulanze dell’ospedale di Marsala si potranno utilizzare quelle messe a disposizione dal Capo Dipartimento DEU e quelle della Croce Rossa, sulla base della convenzione stipulata.

Tutto il personale medico in servizio al “Paolo Borsellino”, a prescindere dalla disciplina praticata, parteciperà all’assistenza dei pazienti Covid-19 ricoverati. Nessuno degli operatori sanitari del nosocomio marsalese potrà essere impiegato presso il presidio ospedaliero di Pantelleria.

“L’incarico che ci è stato affidato – chiosa il direttore Giurlanda – risulta particolarmente importante, seppur gravoso, e confido nella vostra piena collaborazione e nel coinvolgimento di tutto il personale del presidio ospedaliero “Paolo Borsellino” in questo momento emergenziale, che vede il nostro ospedale in prima linea nella lotta al Coronavirus”.

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4 commenti

  1. Gaspare Barraco 27 Marzo 2020 20:41

    Sindaco di Marsala o protesti o ti dimetti!Marsala centro di tutti gli infettati del territorio?Quale? Cav.Ing.Gaspare Barraco

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    1. Giacomo Angileri 28 Marzo 2020 02:33

      Questi commenti sono inutili, inopportuni ed irrispettosi nei confronti di chi sta facendo di tutto, nonostante le esigue risorse, per farci uscire da questo inferno.
      Da dietro la tastiera è sempre tutto semplice!
      Se tutti smettessimo di lamentarci e cominciassimo a contribuire alla causa, le cose migliorerebbero per tutti.

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  2. Gaspare Barraco 27 Marzo 2020 23:00

    Il Borsellino diventa solo Covid per tutto il territorio.Deputazione Regionale Marsalese dimettetevi subito!Cav.IngGaspare Barraco

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  3. Giuseppe riggirello 30 Marzo 2020 11:28

    Alla gentile attenzione del direttore sanitario di Presidio Ospedaliero P. Borsellino – di Marsala
    Egr. Direttore Sanitario.
    Sono un cittadino del comune di Marsala, dai media ho appreso che il complesso ospedaliero
    di Marsala da sabato 28/03 è stato dedicato esclusivamente al cov-19.

    Da tecnico non volendo mettere in discussione la capacità, la competenza e l’esperienza dei tecnici e manutentori che attualmente garantiscono la funzionalità di tutta la struttura ospedaliera, mi preme suggerire un’osservazione tecnica sull’erogazione dell’Ossigeno per la ventilazione forzata.
    Presumo che le condotte dell’Ossigeno a suo tempo sono state progettate per una normale erogazione, e non per un momento di estrema emergenza come questo, dove i flussi d’erogazione dovranno essere potenziati a seguito della maggiore richiesta per eventuali casi che si verrebbero a presentare.
    Tale aumento di richiesta di flussi d’Ossigeno può fare ghiacciare la conduttura esistente creando un potenziale stato di Blak-Out su tutto il sistema, quindi suggerisco una pronta valutazione tecnica che possa scongiurare tale condizione con l’attuazione di eventuale miglioramenti nei punti critici d’erogazione e/o con il potenziamento degli evaporatori.
    Sperando che tutto quanto già da voi prontamente valutato, un GRAZIE a tutti coloro che al momento sono in prima linea.

    Giuseppe Riggirello

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