Protestano gli agricoltori marsalesi: “La Regione ignora le nostre necessità”

Gaspare De Blasi

Protestano gli agricoltori marsalesi: “La Regione ignora le nostre necessità”

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venerdì 17 Gennaio 2020 - 07:11

Protesta il Comitato Giovani Agricoltori di Marsala per la mancata erogazione delle somme previste da un bando regionale del 2018.

“Si tratta – ci dice il locale rappresentante Antonio Parrinello – della riduzione dell’uso di fitofarmaci a cui abbiamo aderito e le cui somme a ristoro di questa iniziativa, erano previste a seguito di una graduatoria che è stata stipulata e che ha la durata di tre anni e risultava finanziata annualmente”. Migliaia di agricoltori hanno aderito in tutta la Sicilia a questa iniziativa che viene finanziata ogni anno e che porta, oltre a diminuire eventuali danni alla salute, anche una somma alle imprese che serve a compensare il mancato ristoro.

L’importo triennale previsto dal bando era di 35 milioni di euro. “Si tratta di piccole somme che sono indispensabili nell’economia delle famiglie che vivono di questo lavoro – ci dice ancora Antonio Parrinello -, e poi, e lo dico non senza una nota polemica nei confronti della Regione, non è possibile che oltre 80% di imprese finanziate siano residenti nella Sicilia Orientale. Nella sola provincia di Trapani sono state presentate ed approvate 1600 domande, ma soltanto poche centinaia hanno ricevuto il finanziamento. Noi non possiamo più proseguire nelle nostre attività. Sono soldi che servono per mantenere le nostre famiglie. Abbiamo rispettato il protocollo previsto dal bando, abbiamo tutti i requisiti e ci sentiamo rispondere che il bando non è stato rifinanziato”.

Gli aderenti al comitato annunciano che chiederanno un incontro al Prefetto di Trapani per rappresentare la loro situazione. “Siamo delusi dalla politica – conclude il presidente Parrinello -. Abbiamo avuto interlocuzioni con la deputazione regionale delle provincia di Trapani, tante promesse d’impegno ma nessuna risposta. Lo stesso con i rappresentanti sindacali di categoria. Ora siamo davvero stanchi. Organizzeremo una giornata di protesta, ma già da oggi la categoria che aderisce alla nostra sigla è in stato di agitazione”.

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Un commento

  1. Fino a quando non si percepisce e si acquisisce culturalmente che le continue crisi nascono da fattori che sono riconducibili a problematiche di natura economica e si persevera nel perpetuare invocando l’intervento degli organi di rappresentanza e rilevanza di enti politici e/o organi sindacali, vuol dire che si è sulla strada che porterà al nulla e di conseguenza inconcludente oppure servirà solo a prolungare l’agonia.

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