Favignana, il monopolio dei carburanti e il “caro” gas: intervista all’unico benzinaio dell’isola

redazione

Favignana, il monopolio dei carburanti e il “caro” gas: intervista all’unico benzinaio dell’isola

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martedì 14 Gennaio 2020 - 11:49

Non sono soltanto i carburanti a costare molto nella bella isola delle Egadi anche se questo è prevalentemente il tema dibattuto qualche giorno fa da un giovane consigliere comunale di Favignana. Elia Canino, questo il nome dell’amministratore under 35, laureato in giurisprudenza e frequentatore abituale della Leopolda, ha sollevato un tema spinoso, ovvero il caro benzina che i favignanesi, oltre che i turisti, devono affrontare per una serie di concause che, alla fine, fanno lievitare il prezzo a carico del “povero” consumatore. Senza concorrenza, si sa, non c’è la possibilità di scegliere. L’unico impianto di distribuzione carburanti detta le regole del (unico!) mercato e, come dice lo stesso gestore, “abitare su un’isola è bello ma ha i suoi costi. E la bellezza si paga”. Ma le emergenze non finiscono qui. Il traghetto Caronte, sequestrato per aver eluso alcune norme sul trasporto dei passeggeri disabili, forse creerà un’altra emergenza sull’Isola bella. Forse i favignanesi dovranno anche fare a meno del gas che, tra l’altro, ha anche dei costi esorbitanti rispetto alla terra ferma.

Benzina alle stelle e mancanza di concorrenza. Signor Maccotta, lei gestisce l’unico impianto di distribuzione a Favignana, ed è tirato in ballo dalla recente denuncia fatta dal consigliere comunale, Elia Canino, il quale ha informato l’AGCM, ovvero l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e le Associazioni dei consumatori sul prezzo del carburante.

L’impianto ENI non è mio. Io lo gestisco ed è un impianto carburante “terra” quindi serve solo auto e moto. Noi non riforniamo né i traghetti, né le imbarcazioni private. Non bisogna scordare che stiamo parlando di un’Isola e ci sono già i costi di trasporto e che non sono quelli descritti dal signor consigliere comunale ed è completamente diversa l’impostazione che ha dato dei quantitativi di carburante che noi facciamo arrivare sull’isola.

Per esempio cosa sarebbe non esatto?

Noi abbiamo delle limitazioni per motivi logistici. Non possiamo caricare più di 17, 18 mila litri ogni volta perché la nave che porta carburante a Favignana non può caricare mezzi con più di 35 tonnellate. Tenga conto che il mezzo pesa oltre 15 tonnellate quindi noi ci dobbiamo mantenere sotto le 20 tonnellate di carburante, quindi siamo ben al di sotto dei 20 mila litri. Anche i prezzi che Canino ha dato sono sbagliati.

Signor Marrotta, è anche vero che per i favignanesi non c’è la possibilità di usufruire della modalità “Fai da te” perché nel distributore che lei gestisce è possibile fare rifornimento solo al “Servito” e i prezzi sono di per sé più cari anche sulla terra ferma. Come mai non c’è questa alternativa?

Questa è l’impostazione che ha dato l’ENI all’impianto. Io le garantisco che per me non cambia nulla in termini di guadagno. Se la benzina costa un euro o 5 euro, io guadagno sempre 5 centesimi al litro. Io ho dei prezzi che l’ENI mi manda settimanalmente a cui io mi debbo adeguare. Se mi sposto anche solo di un centesimo dai prezzi che loro mi hanno imposto, ricevo immediatamente una lettera di ammonimento perché non lo posso fare. Posso anche fare vedere i messaggi che l’ENI mi manda settimanalmente per imporre il prezzo della benzina. I prezzi non li faccio io. Più di fornire un servizio all’Isola, cosa posso fare?

Perché l’ENI ha dato queste disposizioni?

Le faccio un esempio: noi l’80% del fatturato lo facciamo soltanto nel periodo estivo e io devo avere in quel periodo 2 addetti alle pompe, non uno, perché non basterebbe. Se noi levassimo una linea di fornitura al “Servito” sostituendola con il “Fai da te”, si creerebbero file e problematiche all’impianto anche perché noi d’Estate non chiudiamo, non abbiamo giornata di chiusura, siamo sempre aperti.

Quanto carburante smercia il suo rifornimento?

Circa 800 mila litri all’anno. Abbiamo quindi un utile lordo di circa 40 mila euro, cifra dalla quale devono essere tolte le spese dell’IVA che è al 22% e il personale che dobbiamo pagare. Le garantisco che io nel 2018 ho fatto un utile netto di 5 mila euro. Quello del 2019 ancora non lo so.

Quante persone abitano stabilmente a Favignana durante il periodo invernale?

Non più di 2.500 persone. Le garantisco che per 8 mesi all’anno l’impianto funziona solo in passivo nel senso che ha più spese che incassi.

Ci sono molte macchine a Favignana, in estate?

La differenza fra l’inverno e l’estate è di 1 a 5. Se incasso 500 euro in enverno, ne incasso 2.500 in estate. Ci sono più motorini, più auto, ma prima lavoravamo di più.

Perché?

Prima non c’era la pompa a mare e le barche e i gommoni si rifornivano da noi, venivano a prendere il carburante con i bidoni. Ora fanno rifornimento direttamente a mare. C’è da dire che prima che facessero l’impianto nuovo, anche perché l’impianto vecchio era al porto, da che io ricordi, a Favignana c’era benzina solo 2 o 3 volte alla settimana. Da che c’è l’impianto nuovo, da 5 anni a questa parte, da che lo gestiamo noi, le mancanze di benzina sull’Isola sono state appena 6 o 7 volte. Ci sono meno disagi, ecco.

Quanto costa fare benzina nel suo distributore, Marrotta?

La differenza di prezzo fra la benzina al “Servito” acquistata nel mio impianto e quella acquistata a Trapani, sempre al “Servito” è davvero poca.

Ovvero?

Circa 10 centesimi al litro.

In pratica quanto la vendete?

Un euro e 90 centesimi. Noi abbiamo anche un altro problema serio.

Qual è?

Per un problema di orari, il camion pieno di carburante, si imbarca sul Caronte alle 6.30. e a questo aggiungo che, con la situazione che si è creata, a causa del sequestro del traghetto, non so come andrà. Detto ciò, noi non possiamo caricare il giorno stesso e dunque il camion resta a nostra disposizione per 2 giorni e lo paghiamo il doppio.

Perché? vuol spiegarcelo?

L’imbarco sulla nave per Favignana è alle 6.30. e ritorna a Trapani verso le 2 del pomeriggio. Poi deve andare a Palermo perché noi non carichiamo a Trapani e il Deposito è già chiuso quindi non può fare un ulteriore carico, ed ha già perso 2 giorni lavorativi. A questo dobbiamo aggiungere il costo del biglietto per imbarcare il camion.

Quanto costa?

Circa 500 euro. Io le suggerisco di informarsi sul costo della benzina a Pantelleria, a Lampedusa, a Ustica o alle Eolie. Le garantisco che in questi posti costa molto più che a Favignana.

A proposito del sequestro del traghetto Caronte avvenuto pochi giorni fa a causa della non conformità sul trasporto dei disabili, si avvertono già dei disagi a Favignana per quanto riguarda l’approvvigionamento delle merci?

Il nostro principale problema è che noi possiamo caricare carburante solo con quella che è stata sequestrata perché quella della vecchia Siremar non è adatta a trasportare merci pericolose così come le bombole del gas ad esempio. Io aspetto giovedì un carico di carburante e non so ancora come si evolve la situazione. Non siamo sicuri di nulla anche se non credo che possano interrompere un servizio pubblico. Come potremmo stare anche senza gas? tra l’altro anche le bombole costano care. Tutto costa caro. Se io debbo far arrivare sull’Isola un elettrodomestico, debbo mettere in conto anche 30 euro in più almeno.

Possiamo dire che stare su un’isola è concedersi un lusso? E’ roba da ricchi, insomma?

Sì, è considerata una delle più care d’ Italia, siamo quasi paragonati a Capri. Che le devo dire, si vede che la bellezza costa.

Tiziana Sferruggia

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