Ancora riunioni e tavoli hanno caratterizzato la settimana che è appena trascorsa senza però arrivare, almeno così si dice, ad alcuna concreta conclusione. Il riferimento è al mondo politico marsalese che cerca di trovare, da destra a sinistra, la quadra in vista della campagna elettorale della prossima primavera che porterà la Città a rinnovare le cariche istituzionali.
Tiene banco la centralità del cosiddetto tavolo dei moderati che sembra, almeno in larga parte, avere individuato nell’ex capogruppo del Partito democratico Nicola Fici, il candidato per la carica di sindaco. A sostenerlo dovrebbero essere le liste che fanno capo ai Consiglieri comunali Ignazio Chianetta, Arturo Galfano e Michele Gandolfo. Lo stesso Fici sta lavorando per la lista del sindaco espressione un gruppo di giovani e nella quale potrebbero trovare posto anche alcuni, ormai evidentemente ex, Consiglieri comunali del Pd. Il riferimento è a Mario Rodriquez, Antonio Vinci e Calogero Ferreri, mentre la capogruppo Federica Meo potrebbe, ma il ritardo con cui si è approcciata alla questione lascia qualche dubbio, aderire al movimento Italia Viva di Matteo Renzi.
Con Fici c’e’ anche Daniele Nuccio, che sta raccogliendo attorno a se’ gran parte della sinistra lilybetana.
Lo stesso Massimo Grillo, altro socio fondatore del tavolo dei moderati, guarda di buon occhio alla candidatura di Fici al quale potrebbe apparentare una lista di suo riferimento. Ma la candidatura a sindaco dell’ex parlamentare rimane ad oggi ancora in campo. Anche Flavio Coppola e Giovanni Sinacori potrebbero aderire al progetto. Sinacori però è dato anche lui tra le possibili alternative alla candidatura di Nicola Fici.
Il Pd che ha avviato, come vi abbiamo raccontato nella settimana trascorsa, la sua campagna di tesseramento si troverebbe “intrappolato” tra Fici su cui punterebbe anche l’ex deputata regionale Antonella Milazzo e la eventuale ricandidatura del sindaco in carica. Alberto Di Girolamo non ha ancora sciolto la riserva. Sembra, ma il condizionale è ancora più d’obbligo in questo caso, che i vertici regionali del Pd potrebbero, malgrado le polemiche con il sindaco, che hanno visto in prima linea anche il deputato regionale Baldo Gucciardi, puntare nuovamente sulla ricandidatura del primo cittadino in carica, ammesso che quest’ultimo opti per un apparentamento con il simbolo di quello che è stato (ed é?) il suo partito.
In questa lista troverebbero posto anche le consigliere Linda Licari e Luana Alagna. “Dovrebbero incontrarsi e decidere”, era questa la voce che girava ieri mattina a Palazzo VII Aprile riferendosi a Nicola Fici ed Alberto Di Girolamo, ma un incontro tra i due non sembra si in programma, considerato anche che secondo quanto si è appreso, nell’ultima riunione che che si è tenuta pochi giorni fa, i possibili sostenitori di Fici hanno espresso parere negativo chiaramente e a larga maggioranza all’eventuale apertura di una discussione con il sindaco in carica. Alberto Di Girolamo avrebbe anche il problema delle liste a sostegno. Sembra che ci sia un orientamento che vorrebbe il coinvolgimento in prima persona di tutti gli assessori della sua giunta impegnati a predisporre liste per il rinnovo del Consiglio comunale che in taluni casi potrebbero essere capeggiate dagli stessi assessori.
Rimane anche in sospeso la posizione che prenderà il presidente del Consiglio Enzo Sturiano che al nostro giornale ha detto di essere organico al tavolo dei Moderati, ma ha escluso una sua alleanza con una colazione dove fosse presente il simbolo e i candidati del PD. Quindi come si vede si procede tra veti e proposte che nascono e muoiono nel giro di pochi giorni. Anche sull’altro fronte, quello che una volta era di centro destra, ci sono poche idee e talvolta anche confuse. C’è ci vuole una colazione civica ma non individua il candidato, altri invece non disdegnano i simbolo dei partiti. Tra questi il Movimento Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia e la Lega che hanno diffuso un documento d’intenti comuni ai quali è corso ad associarsi anche il segretario provinciale di Forza Italia Toni Scilla. Quindi il centro destra “classico” compatto? Sembrerebbe di si. Ma appena si arriva scegliere il candidato sindaco sembra che nascano problemi. L’impressione è quella che si voglia puntare su di uno tra Salvatore Ombra, Renzo Carini e Giulia Adamo. Il presidente di Airgest aveva affermato che era suo intendimento occuparsi soltanto dello scalo di Birgi, ma recenti sue dichiarazioni pubbliche sembrano lasciare uno spiraglio aperto verso una candidatura per Palazzo del Municipio. Carini invece ha sempre detto ufficialmente di non essere interessato a ripetere l’esperienza di primo cittadino. E’ innegabile però che le attenzioni del mondo politico verso un suo ritorno attivo potrebbero farlo recedere dalle sue originali posizioni.
Tutti invece sembrano aspettare la conclusione della vicenda giudiziaria di Giulia Adamo che liberata dalla “ghigliottina” della legge Severino, potrebbe tornare in pista in prima persona. Il Movimento 5 Stelle, pur cercando alleanze civiche, scenderebbe in campo con un proprio candidato di bandiera che dovrebbe essere l’attuale Consigliere comunale Aldo Rodriquez. Mentre gli altri attendono, Diego Maggio che anticipò al nostro giornale quasi un anno fa la sua candidatura a sindaco, è già impegnato in campagna elettorale.