Domenica si celebra la terza Giornata mondiale dei poveri, istituita da Papa Francesco e quest’anno dedicata al tema “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”. Sulla strada indicata dal Santo Padre che chiede “segni concreti” nella realizzazione della speranza cristiana, anche la Diocesi di Mazara del Vallo scende in campo con gli strumenti di sostegno. Domenica (dalle ore 12,15), a pranzo, rimarranno aperte le mense fraterne “Rosario Livatino” di Mazara del Vallo (via Casa Santa, 41) e “Giorgio La Pira” (stadio comunale) di Marsala.
«A chi vorrà partecipare sarà offerto gratuitamente un pranzo condiviso – spiegano Mimmo Errante e Vito Puccio, direttore della Caritas diocesana e presidente della “Fondazione San Vito Onlus” – è un “segno” che esprime la vicinanza a chi si trova in difficoltà». L’apertura delle due mense non sarà l’unica iniziativa in cantiere. «Abbiamo invitato tutte le parrocchie a organizzare un pranzo che verrà offerto dalla Caritas – dice il Vescovo, monsignor Domenico Mogavero – per consentire, a chi non avrà la possibilità di raggiungere una delle due mense fraterne, di condividere un pasto insieme». Un ulteriore intervento che la Caritas diocesana ha predisposto è la distribuzione di 300 buoni spesa ad altrettante persone che vengono assistite dalle Caritas parrocchiali, col criterio del 10% per ogni elenco fornito. «Sono piccoli segnali – ha ribadito il Vescovo – che danno contezza di aver accolto e interpretato il messaggio di Papa Francesco».
Nella parrocchia Madonna di Fatima di Campobello di Mazara invece, è nato il laboratorio di ricamo, taglio e cucito. L’idea è stata del Consiglio pastorale, con la finalità di organizzare una vendita dei prodotti realizzati, durante i mercatini di natale, a scopo di beneficenza. Le donne impegnate nel laboratorio realizzeranno tovaglie e centrini in tessuto, manufatti all’uncinetto e chiacchierino. Inoltre addobbi e decorazioni natalizi. Il laboratorio verrà aperto lunedì e mercoledì, dalle ore 16 e la partecipazione è gratuita. «Si tratta di un’iniziativa dove ognuno può mettere al servizio della comunità il proprio carisma – spiegano le operatrici dell’Unità pastorale – un momento di aggregazione dove si incontra l’arte dell’insegnare e dell’apprendere. Ringraziamo don Nicola Patti per aver sostenuto il progetto».