E se era….

Gaspare De Blasi

Marsala

E se era….

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sabato 12 Ottobre 2019 - 07:41

Raccontiamo in altra parte del giornale la vicenda relativa alle frasi che ha detto la Consigliera comunale Letizia Arcara rivolgendosi alla collega Federica Meo nella scorsa seuta d’Aula. In buona sostanza alla giovane esponente del Pd che la interrompeva mentre parlava, la Arcara ha replicato di occuparsi della sua condizione di donna in stato d’attesa.

Conosciamo Letizia Arcara e siamo certi che si sarà pentita di quanto affermato e infatti sono arrivate quasi repentine le sue scuse alla giovane collega. Ci associamo però anche noi alla valutazione di quanti condannano apertamente il linguaggio e il riferimento usato. Biasimiamo anche, e ci torneremo, il silenzio della nostra città. Ci sono venuti in mente tanti commenti da fare. Un paio su tutti: se invece della Meo fosse stato un consigliere uomo, come sarebbe stato apostrofato? Intendiamoci, le polemiche politiche condite anche da qualche alzata di voce o da qualche periodare fuori e righe le capiamo, ma il riferimento allo stato di “attesa” della signora Meo ci disturba, e non poco. Se avesse avuto un braccio rotto sarebbe stata apostrofata con “pensi al suo arto infortunato?”.

E se invece la consigliera non fosse stata in dolce attesa che si sarebbe sentita dire per l’interruzione operata alla collega? (interruzione non legittima lo ripetiamo, ma ormai usuale). Ma la città ormai si lascia scivolare addosso di tutto. Alcuni ragazzi di colore litigano magari per futili motivi in strada? “Che ci fanno qua?… Perché non se ne tornano la loro Paese?”, Sono frasi che ascoltiamo tutti i giorni ormai. Ma ci lascia basiti (con un’attenuante e la diremo più avanti), il silenzio delle Istituzioni, dei partiti, delle associazioni contro la violenza di genere. Silenzio assoluto. Forse non lo sapevano e non lo sanno ancora. E adesso glielo diciamo anche noi. Il clima va stemperato e non è compito nostro intervenire sul Consiglio comunale. Magari le due donne avranno fatto pace come è giusto che sia. Rimane però l’atteggiamento che non possiamo non condannare. Frasi “scappate” in puro stile sessista. Federica (ci consenta di chiamarla così, confidenzialmente) si goda questo momento. Ma da esponente politico e da donna continui la battaglia contro chi vorrebbe che le donne tornassero ai fornelli (per quanto un buon pranzetto, magari cucinato da un consigliere maschio…). Aspettiamo l’invito…

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