Per tutto il mese di settembre 2019 sarà possibile iscriversi ai corsi “Kepos. Scuola di Teatro” sotto la guida di Giacomo Bonagiuso dei suoi collaboratori. Sono previsti corsi per bambini da sei a dodici anni, corsi per giovani e corsi per adulti.
Saranno formate varie classi omogenee, in relazione al livello di esperienza nelle arti sceniche. Le lezioni si svolgeranno nei fine settimana, dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, al fine di consentire la frequenza anche a chi studia o lavora. Perché l’arte deve essere intesa sempre come un completamento della propria esperienza di vita.
I corsi della Scuola di Teatro Kepos sono basati sulle più attuali dinamiche attoriali e performative, e consentono vari approcci, a partire da quello biomeccanico, sino a quello interpretativo. La Scuola gode di una delle più ampie e confortevoli sale prove della Sicilia Occidentale, interamente in legno, climatizzata e dotata di apparati di illuminazione e di oggettistica teatrale. Immenso è anche il parco scenografie e costumi, per costruire insieme la performance e, con essa, la strutturazione scenica.
Ma la vera specifica del Gruppo Kepos è la creazione di gruppi umani che condividono anche affettivamente il mondo della narrazione, del racconto teatrale e della messa in scena. Il teatro nasce, infatti, dall’esigenza profonda di condividere una storia, un sogno, una realizzazione scenica, mettendo alla prova se stessi e i propri limiti. Il teatro forma la mente, il corpo; mette al servizio corale la virtù individuale, e consente ai gruppi di raggiungere obiettivi sempre più appassionanti.
“Non pensate ad un corso di teatro soltanto come un modo per diventare attori – spiega Giacomo Bonagiuso -. Pensate all’esperienza di vita nell’espirare profondamente aria a pieni polmoni, nel vivere giocando nuove sensazioni, scoprire universi, mondi di conoscenza e di contatto… Pensate che la vita non è soltanto fatta da redditi e da lavoro. Pensate che una sala prove può riaccendere parti di esistenza sopite. Pensate ad avere ancora desiderio di ulteriore vita… di nuove avventure, di nuove storie per ridere, commuoversi e sognare”.