L’avvocato Nino Marino è stato assolto con formula piena dall’accusa di tentativo di induzione alla prostituzione minorile. Questo l’esito del processo tenutosi presso il Tribunale di Trapani (presidente Enzo Agate, a latere Roberta Nodari e Chiara Badalucco), che ha accolto le richieste dei sostituti Vittorio Coppola della Procura di Palermo e Franco Belvisi di quella trapanese, nonchè le conclusioni dei difensori Gianluca Graziano, Giuseppe Maria Ingrassia e Salvatore Alagna. A riguardo c’era stata già una recente ordinanza del medesimo Collegio che aveva stabilito la inutilizzabilità delle intercettazioni eseguite per la mancanza di qualsiasi elemento, anche di lontano sospetto, che le potesse autorizzare. Questo il commento dell’avvocato Nino Marino: “È facile ritenere che, attese le richieste dei Sostituti, non vi sarà appello e la sentenza passerà in giudicato. Si avvia a chiudersi una triste vicenda. Il mio pensiero corre adesso ai tanti che mi hanno sostenuto in questa infamante vicenda. A mia moglie innanzitutto. Quindi ad i miei amici ed alle persone, molte delle quali in Toga o in Divisa, che subito mi manifestarono affettuosa e pubblica solidarietà. Ovviamente ai difensori i quali con alta perizia professionale hanno tradotto nelle regole penali la sostanza delle anche pesanti osservazioni di fatto che affidai a numerose memorie personali. Attendo che la sentenza acquisti il giudicato definitivo. Quindi ne trarrò le conseguenze per i consapevoli autori dell’accusa, il sostituto Andrea Tarondo -già da me denunciato- e l’ex Procuratore Marcello Viola”.
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