Egadi, parla il nuovo direttore dell’Area Marina Protetta: “Spingeremo sulla qualità”

Vincenzo Figlioli

Egadi, parla il nuovo direttore dell’Area Marina Protetta: “Spingeremo sulla qualità”

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sabato 29 Giugno 2019 - 06:20

Concluso il mandato di Stefano Donati, da alcune settimane l’Area Marina Protetta delle Egadi ha un nuovo direttore. Si tratta di Salvatore Livreri Console, 53enne palermitano, già alla guida dell’Amp Isola di Ustica.

Quali sono le sue impressioni dopo queste prime settimane?

Ho trovato un’Area Marina Protetta molto ben gestita, con uffici ben strutturati e personale motivato. Anche sulla situazione ambientale le impressioni sono positive. Pure il comparto della conservazione della natura funziona molto bene, come attestato da Ministero dell’Ambiente, che periodicamente valuta il rispetto dei parametri delle Aree Marine Protette.

Che obiettivi si pone sul fronte della valorizzazione dell’Amp delle Egadi?

L’Area Marina Protetta deve giocare un ruolo fondamentale per un utilizzo sostenibile del territorio, che significa produrre meno rifiuti e procedere in maniera ordinata allo svolgimento delle attività nello spazio marittimo. Dobbiamo spingere sulla qualità, non sulla quantità, con attività volte a raggiungere una certificazione di qualità in tutti servizi, che poi è esattamente quello che il turista oggi si aspetta.

E’ cresciuto negli ultimi anni il rapporto tra la tutela della sostenibilità ambientale e il marketing territoriale?

Sicuramente sì. L’oro verde è ormai uno dei settori trainanti dell’economia turistica.

Qual è l’atteggiamento dei residenti nei confronti dell’Area Marina Protetta?

Devo dire che, per quel poco che ho potuto constatare c’è la massima collaborazione da parte delle varie attività produttive che operano in mare e l’Amp. Per quanto riguarda i cittadini, c’è un livello medio di accettazione molto pronunciato. Ho notato che c’è già un buon rapporto con le realtà scolastiche e uno dei miei obiettivi è quello di rendere sempre più forte il legame tra l’Amp e l’istituto comprensivo di Favignana. In generale, credo che tutti si aspettino qualcosa in più dall’Area Marina Protetta e noi cercheremo di darglielo.

Cosa si aspettano, in particolare?

Anche i cittadini vorrebbero un processo qualitativo della gestione turistica. Vorrebbero che il turista venisse più spesso e che lasciasse più reddito. Lavoreremo anche per questo.

Che differenze ha trovato con la sua esperienza a Ustica?

Parliamo di due realtà difficilmente paragonabili. Ustica è più difficile da raggiungere e ha un flusso turistico inferiore. Le Egadi sono la riserva marina più grande del Mediterraneo, sono facilmente raggiungibili e possono essere considerate un gioiello del turismo, che naturalmente va ben governato.

Com’è il rapporto con le altre istituzioni?

Ottimo e proficuo, in particolare con la Capitaneria di Porto.

E’ possibile immaginare una maggiore collaborazione con Università e Istituti di Ricerca?

C’è già un’attività di ricerca piuttosto corposa, che va bene. Spingeremo per stipulare rapporti e convenzioni con altri istituti, in modo da ospitare anche giovani stagisti e creare una nuova generazione di ricercatori.

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