Quote tonno, aeroporto e turismo, parla il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto

Gaspare De Blasi

Quote tonno, aeroporto e turismo, parla il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto

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venerdì 07 Giugno 2019 - 06:29

Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana, l’estate è iniziata che cosa prevede quella favignanese?

Come ogni anno sono tante le iniziative che riguarderanno le tre isole che compongono il comune Egadino. Inizieremo l’otto giugno per terminare il sette di ottobre. Ma è opportuno dire che le nostre isole sono frequentate tutto l’anno, e malgrado la crisi dei trasporti che ha riguardato l’aeroporto di Birgi, contiamo di avere un numero di presenze notevole anche quest’anno”.

A proposito di aeroporto, quel è la situazione attuale? Sembra che lo scalo del Vincenzo Florio viva in uno stato di stallo infinito in attesa non si sa bene di cosa, per rilanciarlo.

“Io sono convinto che pere uscire dallo stato in cui si trova l’aeroporto qualsiasi soluzione si prenda sarà la benvenuta purché serva per aumentare i voli e presenze. Chi frequenta le città più importanti della provincia si accorge dai tanti locali sfitti, che è un anno di crisi. Quest’estate sarà una crisi ancora più forte secondo me. Al di là dell’investimento sulla destinazione, cosa che stiamo facendo più o meno tutti i Comuni, sarò scontato, ma l’operazione di rilancio passa da un altro accordo di co-marketing fatto a livello locale e non è molto insensata l’ipotesi di riproporre un altro accordo con la Ryanair. Negli ultimi mesi ci siamo concentrati sui tavoli tecnici, sugli accordi, sulle fusioni, cose che prevedono temi molto lunghi che questo territorio non può permettersi”.

Ma alla Ryanair alcuni comuni debbono ancora i soldi dello scorso accordo.

Cominciamo a pagare gli arretrati, Una nuova intesa dei comuni della provincia di Trapani secondo me è possibile. Perché non percorrere questa strada che fanno un po’ tutti? Se il territorio muore noi abbiamo la responsabilità di fare di tutto per far sì che questo non accada”.

In questo giorni è di grande attualità la divisione delle quote tonno, la tonnara di Favignana rischia la chiusura?

 “Non vedo imminente questo rischio. Sulla questione ho scritto e fatto un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e al governo nazionale. Si è trattato di una decisione politica. Il governo, il sottosegretario della Lega di fatto hanno mantenuto l’impegno preso con la Sardegna, quindi hanno donato alle tonnare sarde tante quote per avere una sostenibilità finanziaria. Di conseguenza hanno ridimensionato, se non quasi cancellato, la tonnara di Favignana e la possibilità di avere una sostenibilità finanziaria. Alla tonnara di Favignana hanno assegnato 14 tonnellate quando la sostenibilità finanziaria per una tonnara si aggira attorno alle 100 tonnellate. Occorre anche ricordare che la quota precedentemente assegnata era di 84 tonnellate. Oggi alla Sardegna complessivamente ne andranno più di 300. E’ chiaro che non ci hanno trattato allo stesso modo”.

Intanto la Lega a Favignana ha preso tanti voti. Il ministro e il viceministro dell’Agricoltura sono della Lega, Micciché, Faraone e tanti altri politici hanno detto “questa è la Lega, che prende voti al Sud e poi si dimentica della Sicilia”.

Che ci sia un interesse e un sostegno alla battaglia che stiamo portando avanti ci fa tanto piacere. Che si butti troppo in politica meno. Noi abbiamo fatto le battaglie e ci siamo confrontati con governi di diversa estrazione politica e con esponenti che non avevano a cuore le ragioni della Sicilia. Io mi concentrerei sul problema e non su chi ha firmato l’ultimo decreto. Sicuramente il sottosegretario della Lega non conosce bene Favignana e magari conosce la Sardegna. Sul voto della Lega a Favignana ci siamo abituati, ci sono stati in passato i suffragi estemporanei prima a Forza Italia, poi a Grillo, ora alla Lega”.

Il viceministro Manzato, al centro delle polemiche, ha detto in un’intervista che si sta facendo un gran parlare del nulla perché Favignana non ha capacità produttive ed era ferma a zero. Tra l’altro entra nel merito e dice che le gabbie a Favignana hanno bisogno di più tempo per essere riempite, concludendo che “Le Egadi sono una grande struttura turistica, però non sono competitive da questo punto di vista”.

“Io non so se il viceministro sia un subacqueo o un mago per capire quanti tonni ci sono in mare, se lui lo sa… La pesca ancora non è iniziata. Nei giorni scorsi sono stati presi dei buoni esemplari che dimostrano che i tonni fortunatamente ripassano nuovamente dai nostri mari. Di vero c’è solo una cosa, che Favignana negli ultimi dodici/tredici anni non ha più pescato, quindi non c’è un riferimento storico. Su questo ha ragione, dobbiamo dimostrare di essere in grado di poter pescare, ma se ce ne tolgono la possibilità, togliendoci le quote prima, non possiamo più dimostrarlo”.

Sembra che il governo giallo-verde c’è l’abbia con Favignana. La vicenda della chiusura della base navale della polizia penitenziaria…

“Il governo deve fare marcia indietro. Ha dato seguito ad un provvedimento sbagliato preso dal precedente esecutivo. È ora di cambiarlo”.

Favignana da sempre è meta di un turismo anche particolare, vip ed iniziative si susseguono quasi tutto l’anno.

Voglio ricordare che da tempo ormai gente che magari conosceva poco o per nulla le nostre isole, ha scelto di sposarsi da noi. Ho celebrato un matrimonio a Marettimo tra una coppia di cui lui è messicano e lei palermitana”.

Lei ha celebrato anche un matrimonio tra due donne nella sede istituzionale di Palazzo Florio.

“Favignana è stato uno dei primi comuni ad istituire il registro delle unioni civili di fatto. Sono contento che la coppia romana abbia scelto la nostra isola per unirsi civilmente in matrimonio. Ma anche lo scorso anno ho celebrato un matrimonio tra due uomini che anche loro per coronare, come si usa dire, il loro sogno hanno scelto le Egadi”.

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