Sabato 13 aprile, alle ore 10.30 presso il Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala avrà luogo l’inaugurazione dell’allestimento espositivo della Nave di Marausa alla presenza del Presidente della Regione Nello Musumeci, nella qualità di Assessore ai Beni Culturali ad interim, e del Dirigente Generale Sergio Alessandro. L’evento costituisce un momento di straordinaria importanza per il panorama culturale Mediterraneo grazie alla valenza storico-archeologica del recupero. La qualità del restauro della nave oneraria tardo-romana, rinvenuta nel 1999 nei bassi fondali del lido di Marausa, costituisce un unicum che pone all’avanguardia la raffinata operazione voluta e diretta da Sebastiano Tusa, tragicamente scomparso nell’incidente aereo in Etiopia.
Il sito di ritrovamento, posto tra Marsala e Trapani allo sbocco del fiume Birgi, costituiva nell’antichità un approdo strategico sia dal punto di vista militare sia commerciale come dimostra il carico di anfore africane e il materiale di bordo rinvenuto. Come ebbe modo di dire lo stesso Tusa in occasione della esposizione della chiglia presso il Museo Lilibeo nel dicembre 2015: “Il relitto contribuisce ad approfondire le conoscenze sulle intense relazioni commerciali tra la Sicilia e l’Africa in epoca tardo romana, offrendo un quadro di integrazione economica soprattutto nell’ambito della produzione agricola. L’esposizione dello scafo, presso il Museo archeologico di Marsala è motivo di grande soddisfazione quale ulteriore prova del minuzioso lavoro che la Soprintendenza del Mare conduce nel mare di Sicilia”.
La proficua collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e il Polo regionale di Trapani e Marsala, di cui il Museo Lilibeo fa parte, consentirà, secondo il Direttore del Polo Luigi Biondo, la nascita del Museo navale più importante della Sicilia ed uno dei più rilevanti del Mediterraneo in quanto, in un percorso espositivo profondamente rinnovato nel 2017, comprende la Nave punica, quella tardo-romana di Marausa ed i relitti medioevali di lido Signorino (Marsala). Per il vero l’installazione, già anni fa, aveva portato ad alcuni malcontenti della politica trapanese che volevano “piazzare” nei loro siti, la Nave romana. Ma al momento l’unico Polo che è adeguato ad ospitare il relitto, è sicuramente il Museo regionale sito all’interno del Baglio Anselmi del Lungomare Boeo.
Il Museo Lilibeo avrà quindi due grandi spazi di studio, ricerca ed esposizione: uno che testimonia le scoperte di terra ed uno che racconta il mare con i materiali rinvenuti nelle campagne di esplorazione subacquee. Del relitto di Marausa, di dimensioni notevoli per l’epoca, è stata ricostruita solo la parte destra, mentre si è scelto di rappresentare in piano l’altra metà nello stato in cui è stata ritrovata, anche per ragioni didattiche. Il nuovo progetto espositivo è stato realizzato con la direzione degli architetti Enrico Lercara e Stefano Zangara e comprende le testimonianze più significative degli elementi costruttivi, dei materiali di bordo e del carico, corredati da pannelli didattico illustrativi e sussidi multimediali.
L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza stampa a partire dalle ore 10.30 mentre la nuova sezione rimarrà aperta, con ingresso gratuito, per tutta la giornata di sabato e la domenica mattina, con visita guidata alle ore 10.30. Hanno collaborato all’evento inaugurale, il Comune di Marsala e le Cantine Pellegrino.