Vandali ancora in azione al campetto di Amabilina. Lillo Gesone: “Amministrazione incapace, serviva risposta immediata”

redazione

Vandali ancora in azione al campetto di Amabilina. Lillo Gesone: “Amministrazione incapace, serviva risposta immediata”

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sabato 06 Aprile 2019 - 17:43

Nuovi atti vandalici nei confronti del campetto di Amabilina. Un mese fa, soggetti rimasti ignoti avevano dato alle fiamme uno degli spogliatoi dell’impianto, dove si allenavano e giocavano i ragazzi dell’Asd Città di Marsala. Un gesto inquietante, cui seguirono varie manifestazioni di solidarietà. Anche perché quest’impianto è diventato negli anni un punto di riferimento anche per le associazioni che spesso hanno organizzato tornei e iniziative, coniugando sport, sociale e promozione della legalità. Ossigeno puro per un quartiere popolare, che ogni giorno fa i conti con le difficoltà con cui si misurano i suoi residenti.

Ci si sarebbe aspettati una pronta risposta da parte delle istituzioni, che però è arrivata solo a parole. Le promesse di intervento immediato sono rimaste ingabbiate nelle solite sabbie mobili burocratiche, senza che la volontà politica riuscisse ad avere la meglio. Nel frattempo, lo scheletro dello spogliatoio bruciato è rimasto nelle stesse condizioni di un mese fa, convincendo lo staff dell’Asd Città di Marsala a non utilizzare il campetto per gli allenamenti per evidenti ragioni di sicurezza. Il risultato? Un progressivo abbandono di questo spazio, che è stato preso di mira dai soliti vandali, che di giorno in giorno hanno trafugato porte, frantumato sanitari, neon e ogni cosa che passava sotto ai loro occhi.

L’ex consigliere comunale Lillo Gesone, che da quest’anno ha messo a disposizione dell’Asd Città di Marsala la propria esperienza nell’ambito del calcio a 5 e come educatore, ha pubblicato sulla propria pagina facebook le foto dell’impianto vandalizzato, scrivendo parole durissime nei confronti dell’amministrazione comunale.

spogliatoi Amabilina vandalizzati

spogliatoi Amabilina vandalizzati

Un mese addietro – scrive Gesone – uno degli spogliatoi del campo di Amabilina fu dato alle fiamme, subito in molti si affrettarono ad esprimere solidarietà, alcune associazioni sportive e altri privati cittadini non solo verbalmente ma anche sostanzialmente. Anche il Sindaco, assessori e consiglieri fecero la stessa cosa. Queste foto sono di oggi, queste foto sono la sintesi perfetta per descrivere l’amministrazione comunale di Marsala, incapace e ignorante, ignorante perché non ha la minima idea di cosa sia il territorio. Quell’atto, tanto condannato, esigeva una risposta immediata, una riattivazione celere, cosa che non è stata nonostante le sollecitazioni, l’assenza dell’Asd Città di Marsala, un abbandono involontario, ha lasciato spazio al vandalismo, tant’è che anche gli altri 2 spogliatoi sono stati distrutti. Le risposte in burocratese della giunta sono ridicole, era un emergenza, ad un segnale brutto andava data subito una risposta bella. Ma come si può pensare che questa amministrazione possa fare qualcosa di bello se ci ha consegnato alla rassegnazione, alla tristezza di una città moribonda. Come si può pensare che un’amministrazione che approva progetti per i quartieri popolari per minori a rischio senza i minori a rischio possa capire l’importanza della presenza in quel quartiere? come si può pensare che un’amministrazione che consegna targhe a destra e sinistra senza accorgersi di chi realmente si sostituisce alle loro mancanze in quel quartiere? Come si può pensare che un’amministrazione che vuole riaprire il palazzetto per fare cassa possa lavorare per il sociale? Appena eletto il sindaco andò a festeggiare proprio ad Amabilina, ricordo la foto di lui che accarezzava un ragazzino, la foto mi commosse e mi riempì di fiducia, oggi provo solo tristezza. Chiedere le dimissioni? Non ne vale la pena, non capirebbero, come non hanno capito la città e i suoi sobborghi, la gente da sostenere e non, l’importanza di sapere per tempo i dati sulla dispersione scolastica, l’importanza di emancipare e aiutare chi sta più indietro. Un’amministrazione di pavidi, che ha pensato solo a recuperare soldi ma non i cittadini e soprattutto chi è più ai margini. Probabilmente di quel campetto non rimarrà nulla, mi auguro che rimanga invece nella memoria di tutti come il lascito o meglio il testamento dell’amministratore Di Girolamo”.

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