E’ caccia aperta ai voti moderati in Sicilia. Tutti si affannano a cercarli in quello che una volta era il centro politico. Ma oggi si chiamano consensi moderati. Ora noi che a volte siamo moderati, a volte progressisti e talvolta anche conservatori (sarà l’età: sposiamo forse quel detto che: “si nasce rivoluzionari e si muore reazionari?”) ci chiediamo spesso a quale categoria appartiene il nostro voto. Finite le ideologie il consenso si è ancorato ai programmi, alle idee e ai progetti. Per questo anche noi che da tempo abbiamo abbracciato la categoria del conformismo decidiamo, entrando nella cabina elettorale, di votare per quei candidati che riteniamo più adatti alle idee che abbiamo maturato nelle ultima settimane. Poi magari, mutando posizioni, ci pentiamo di quella preferenza appena espressa ( siamo dei veri moderati). Un nostro amico e coetaneo che ha posizioni analoghe alle nostre, ci raccontò che un volta avendo appena votato, cambiò idea e tornando indietro nel seggio, voleva una nuova scheda per adeguarsi al progetto mentale appena maturato riflettendo davanti alla scuola sede del seggio. Il presidente stava per chiamare le forze dell’ordine, ma essendo il nostro amico un moderato (aveva chiesto la matita e la nuova scheda con molta cortesia), si decise di accompagnarlo fuori dalla scuola, ma con moderazione. Lo trovarono lì i suoi parenti che stava riprendendosi, ma moderatamente. Domenica scorsa il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci, concludendo il congresso regionale del suo partito: Diventerà Bellissima, ha affermato che per il momento non è interessato al centro destra e neppure alle prossime elezioni europee. Sapete cosa hanno dedotto tutti i giornalisti che si occupano di politica? Il Governatore è alla ricerca dei voti dei moderati. Mentre li cerca Musumeci, si sta affannando a dargli una mano anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che si è detto d’accordo a “guardare” con attenzione verso i moderati. Anche nel Pd il neo segretario regionale Davide Faraone, ha sostenuto che il futuro del suo partito in Sicilia sta nel dialogo con i moderati. E malgrado gli elettori moderati, sapendo che anche il M5S non disdegnerebbe una liason con loro, erano nascosti ben camuffati talvolta da reazionari e molto più spesso da assenteisti sono stati scovati, pensate un po’ da chi? Da Matteo Salvini che in un incontro elettorale a sostegno di un candidato sindaco nella Sicilia orientale ha rivendicato il voto moderato come possibile consenso verso la Lega. E la ricerca continua…
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