Oltre 1 milione e 200mila euro il finanziamento che il Comune di Marsala ha richiesto alla Regione Siciliana per realizzare il progetto “ACQUA.Sal”, presentato la scorsa settimana al Convegno “Aquafarm” di Pordenone. L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura-Dipartimento della Pesca Mediterranea, attraverso il FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), ha individuato lo Stagnone di Marsala come presidio ambientale da realizzare mediante l’attività di acquacoltura. Da qui, il partenariato tra il Comune di Marsala (ente capofila) e il Libero Consorzio comunale che hanno stipulato un accordo con la Facoltà di Biologia Marina del Consorzio Universitario di Trapani e individuato Gal Elimos e FLAG per adempiere ai compiti di attuazione e divulgazione del progetto.
Questo si attuerà nelle vasche delle saline cosiddette “fridde” e all’interno di Villa Genna. La mission del progetto è volta a contribuire allo sviluppo economico del territorio attraverso la valorizzazione di attività produttive sostenibili tradizionali e la conservazione dell’ecosistema e delle tradizioni locali. Nel progetto è previsto anche l’istituzione di un Centro della Biodiversità all’interno di Villa Genna, l’antica struttura che si affaccia sulla laguna, la cui gestione è stata affidata al Maneggio attivo all’interno.