Domenica scorsa l’Azione Cattolica Italiana della Diocesi di Mazara ha fatto un pellegrinaggio al Santuario Mariano di Maria SS. della Cava in Marsala, compatrona della Città. Inserito nel programma annuale della Presidenza Nazionale che prevedeva dei pellegrinaggi Mariani per ogni diocesi, l’evento è stato organizzato dal Settore Adulti dell’Azione Cattolica Diocesana che l’ha inserito a conclusione dell’anno giubilare straordinario per il 500 anniversario (1518–2018) del ritrovamento della preziosa immagine della Tuttasanta Madre di Dio, che veneriamo sotto il significativo titolo di Madonna della Cava di Marsala. Il pellegrinaggio è partito, con la benedizione del Vicario Diocesano Don Vincenzo Greco, da piazza Marconi diretto verso la chiesa Maria SS. della Confusione portando in processione per le vie della città l’icona di Maria Immacolata della Domus Mariae.
Arrivati in chiesa, ci sono stati i saluti della presidente diocesana Enza Luppino, del vice per il Settore Adulti Piero Fina e l’intervento di padre Pietro Pisciotta, direttore dell’Archivio Diocesano, che ha voluto fare una breve storia di cosa è stata l’AC. In seguito il pellegrinaggio ha fatto ritorno verso il Santuario della Madonna della Cava, dove alla presenza del Prefetto di Trapani Darco Pellos e al sindaco Alberto Di Girolamo è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal vescovo Mogavero. Nel corso della Santa Messa sono stati effettuati dei battesimi. Dopo la Santa Messa, i pellegrini hanno fatto visita alla grotta, dove 500 anni fa in condizioni umanamente impossibili è stata trovata da Padre Leonardo Savina, frate dell’Ordine degli Agostiniani, la piccola statua di 18 cm in alabastro siciliano sepolta dai cristiani lilybetani dentro una cava sotto un grande masso per proteggerla presumibilmente dalla distruzione dettata dall’allora movimento iconoclastico. All’interno e sul posto del ritrovamento dell’icona sono state depositate le intenzioni rivolte alla Madonna di tutti i pellegrini presenti, legate fra loro con delle cordicelle, a significare il legame profondo dell’associazione alla Chiesa Universale.