L’apertura della struttura di via del Fante dovrebbe avvenire entro il primo semestre 2019
Anche il 2018 sta per chiudersi senza l’apertura del nuovo Palazzo di Giustizia di Marsala. Di anno in anno, il trasferimento dalla storica di sede di piazza Borsellino alla struttura realizzata tra via del Fante e corso Gramsci è stata via via procrastinata, in attesa di completare tutti gli adempimenti necessari. Nei giorni scorsi il Tribunale di Marsala ha pubblicato sul proprio sito istituzionale un comunicato che fissa l’attivazione del nuovo Palazzo di Giustizia al primo semestre del 2019. Si tratta di una vicenda che si trascina da anni, basta pensare che ad inaugurare il cantiere presso l’area dell’ex stabilimento Mirabella fu l’allora Ministro della Giustizia Angelino Alfano, nell’estate del 2008. Nella nota a suo tempo diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Marsala si faceva riferimento a tre anni di lavori e a un costo complessivo dell’opera pari a 13 milioni e mezzo di euro, coperto tramite due mutui contratti dal Ministero della Giustizia (10 milioni e 700 mila euro) e il Comune di Marsala (un milione e 955 mila euro). Ci vollero più soldi e più tempo, finchè non ci si accorse che il complesso, strutturalmente pronto dal 2012, presentava alcune criticità che hanno rallentato enormemente l’iter del trasferimento. La comunità e il mondo degli operatori della giustizia si augurano sia la volta buona, dopo i proclami degli anni scorsi, rivelatisi fin qui poco attendibili.
L’anno che sta per concludersi è stato caratterizzato da una serie di interventi di adeguamento del complesso alle esigenze logistiche ed impiantistiche della Procura e del Tribunale di Marsala. Leggendo la documentazione pubblicata, appare evidente quanto sia articolato il trasferimento di una struttura particolarmente complessa come un Palazzo di Giustizia da una sede a un’altra, peraltro distanti poche centinaia di metri. Per quanto di pertinenza del Comune sono stati completati i lavori edili necessari per il riordino funzionale del complesso, mentre sono in fase di esecuzione quelli riguardanti la sicurezza passiva. Resta da affidare l’incarico per la progettazione della segnaletica aziendale, l’arredo urbano e gli adempimenti necessari alla SCIA da presentare presso i Vigili del Fuoco. Per quanto di pertinenza del Ministero della Giustizia, il Tribunale di Marsala ha intrapreso le gare per l’acquisto di tre archivi a piani rotanti e per la fornitura di arredi manovrabili per compartimentare gli spazi nel nuovo Palazzo di Giustizia. Il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia-Calabria ha affidato i lavori necessari per l’adeguamento degli archivi generali. Restano da collocare gli arredi necessari per due salette riservate alle audizioni protette, mentre è già arrivata l’autorizzazione ministeriale per il trasferimento nelle aule di udienza del nuovo Palazzo di Giustizia dei cinque apparati audio-video e fonoregistrazione che si trovano nell’attuale sede. Tra le altre cose, sono state intraprese le gare anche per l’installazione di alcuni infissi blindati, per la dotazione di impianti di videosorveglianza e la fornitura di scanner e metal detector.
Venerdì 21, come annunciato dal sindaco Alberto Di Girolamo, è prevista una nuova riunione della Conferenza permanente coordinata dalla presidente del Tribunale Alessandra Camassa. L’obiettivo è riuscire ad avere un’idea più precisa sull’apertura e l’inaugurazione del nuovo Tribunale, anche perché il Comune comincia ad avere una certa urgenza di riappropriarsi dei locali di piazza Borsellino per trasferirvi gli uffici del settore urbanistica, che dall’attuale sede (presso l’ex scuola elementare e media di Amabilina) dovranno a loro volta lasciare spazio allo Istituto Autonomo Case Popolari che vi ricaverà nuovi alloggi per indigenti.