Lo sciopero degli studenti marsalesi ha avuto come naturale conseguenza che, terminato il corteo, i ragazzi si sono precipitati in centro occupando tutti gli spazi possibili. Hanno sostato e passeggiato tra le vie e le piazze, ad un certo punto, arrivando un certo appetito, si sono riforniti di cibarie varie. Non è un resoconto spicciolo e collaterale all’evento principale del quale ci siamo ampiamente occupati in cronaca. Ma si tratta dello uno spunto di un argomento che ci frullava in testa già da qualche giorno. Verso l’ora di pranzo quando i giovani hanno fatto rientro nelle loro case, abbiamo fatto un giro delle piazze per vedere se erano stati utilizzati e come, i nuovi bidoni della spazzatura che da qualche giorno “colorano” il centro urbano della città. Certo non abbiamo un risultato di quella che non è un indagine seria, però ci è sembrato che le carte e il resto i giovani li abbiano buttati più o meno correttamente in quei contenitori che sui social sono stati ribattezzati come “supposte”. Ora a noi questi recipienti piacciono. Sono colorati e danno un tocco di novità. Attirano l’attenzione e speriamo anche la spazzatura che da terra dove veniva spesso destinata, potrebbe finire dentro la loro “pancia”, e speriamo che ci termini anche debitamente differenziata. Oggi sono arrivati anche altri due tipi di contenitori: uno più tradizionale per le pile esaurite e un altro per per i rifiuti speciali e tossici. Anche questi sono belli da vedere. Terminata però questa operazione di look, ci affrettiamo a dire che vanno guardati, magari con simpatia, ma vanno utilizzati altrimenti non servono a nulla. Il giallo per la plastica, il blu per la carta e via così differenziando. In questi giorni di distribuzione abbiamo sentito commenti tra i più disparati sui bidoni che arrivano nelle nostre case. Se provate ad alzare lo sguardo nei palazzi del centro vedrete che per adesso hanno trovato “parcheggio” sui balconi. Ma tra poco si inizierà ed è opportuno che tutti ci convinciamo che differenziare deve fare parte del nostro presente per garantire un futuro migliore (che parole retoriche, ma è così). Poi non lesiniamo le critiche (come lo facciamo noi marsalesi…), al sindaco e a chi ci amministra. Lamentiamoci, ma buttiamo le lattine nel contenitore giusto. “Sparliamo” gli assessori e intanto gettiamo la carta nel suo giusto bidone. Diminuiamo l’indifferenziata mentre mandiamo a quale paese il consigliere per cui abbiamo votato che non combina nulla. Magari ci sentiremo meglio e l’ambiente ci guadagnerà e forse (molto forse, ci scuserà l’assessore Licari) ci guadagneranno anche le nostre tasche.
Iniziative