Noto è una delle più belle e caratteristiche cittadine del mondo. Il suo stile quasi esclusivo, ma siamo in Sicilia e negli anni anche qui i palazzinari ci hanno messo lo zampino…, la rende la capitale, almeno italiana, dello stile barocco. Chi ci è andato (chi invece no, se può ci vada) è rimasto affascinato da questo salto indietro nel tempo che neppure le antenne paraboliche piazzate sui tetti, hanno scalfito. Pensiamo a Noto e ci vengono in mente quei balconi di ferro rotondeggianti e quelle piastrelle su cui si cammina sopra calpestando la storia. Fortunatamente la cronaca spicciola perde subito di intensità con il passare dei giorni, ma ieri una notizia proveniente dalla cittadina del siracusano, ha fatto il giro soprattutto delle pagine online che si occupano della cronaca. Un 28enne netino (si chiamano così gli abitanti della cittadina che non supera i 25 mila abitanti) è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio (parolona ed imputazione gravissima, ma di questo di tratta). Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo l’altro ieri sera ha sparato due colpi di pistola contro il titolare del bar Las Vegas, “colpevole” di averlo rimproverato per essere entrato con la sigaretta accesa all’interno del proprio locale ed incurante del divieto di fumo ha continuato ad aspirare. Quando il titolare, invogliato dalle proteste degli altri avventori, ha invitato il ragazzo (si è poi scoperto che ha 28 anni) a spegnere la sigaretta, quest’ultimo è andato su tutte le furie. Ha estratto una pistola e fatto fuoco: i colpi fortunatamente non hanno centrato il proprietario del bar. Solita confusione e generale “fuggi fuggi”. Tra i fuggitivi lo sparatore che è scappato in auto ma è stato fermato dai militari dell’arma nel centro della città. Una volta per tanti anni il fumo in locali pubblici era non solo di moda ma faceva parte del costume. Film importanti, veri capolavori, sono pieni di attori con la sigaretta tra la labbra. Foto e pellicole cult della storia del cinema e della fotografia, ci hanno trasmesso emozioni tra le “nubi” delle sigarette. Poi si è capito, con tanto di supporto scientifico, che il fumo fa male, anzi malissimo ed è scattato il divieto assoluto nei locali pubblici. Nelle iconografie tradizionali di solito accendeva un sigaretta chi era nervoso. Il 28enne di Noto forse lo era. Un aspetto di questa notizia ci incuriosisce e ci colpisce ancora di più della trasgressione ambientale: ma a Noto ci sono ragazzi che girano con la pistola carica e pronta per esplodere i colpi?
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