Bilancio del Capitano della Guardia Costiera, presenti i sindaci di Marsala e Petrosino. Ecco le novità

redazione

Bilancio del Capitano della Guardia Costiera, presenti i sindaci di Marsala e Petrosino. Ecco le novità

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martedì 30 Ottobre 2018 - 13:53

Si è tenuta oggi, al Monumento ai Mille di Marsala, la conferenza stampa tenuta dal Capitano della Guardia Costiera di Marsala, Nicola Pontillo, da poco giunto al comando del Circondario Marittimo locale.  Un incontro con i giornalisti in merito al bilancio dei primi 100 giorni di attività, tracciando i risultati finali dell’operazione “Mare Sicuro”. Presenti alla conferenza stampa, i sindaci di Marsala e Petrosino, rispettivamente Alberto Di Girolamo e Gaspare Giacalone.

“Mare Sicuro si svolge ogni anno per il miglioramento della salvaguardia in mare e della tutela del Demanio Marittimo. I risultati sono soddisfacenti, utili a regolamentare e ad analizzare i target al fine della preparazione della prossima stagione balneare 2019”, ha esordito il comandante Pontillo che ha presentato i numeri, per certi versi confortanti. C’è un generale rispetto delle regole, perché a fronte di 1185 controlli sono stati elevati 42 verbali. Sono stati soccorsi in mare 4 unità di diporto (una a vela e 3 a motore) ed è stata monitorata l’attività degli abusivi. “Va tutelata la cultura marinara che in questi comuni è ancora molto forte”, ha affermato Pontillo. Importante la collaborazione con gli enti locali, soprattutto per attivare i controlli nel periodo di ferragosto ed arrestare il “brutto vizio” dei falò in spiaggia.

Su impulso dei Dipartimenti Marittimi è stato possibile attivare una pattuglia fissa allo Stagnone per monitorare costantemente la Riserva. Qui infatti vige ancora la pesca praticata in maniera non autorizzata. Sul fronte della pesca infatti, sono 62 i controlli effettuati e 14 i verbali amministrativi elevati per un totale di 44.500 euro. Multe salatissime principalmente per i pescatori che Pontillo definisce “sportivi”, che usano attrezzi da pesca calati non in maniera autorizzata, come nasse e reti, praticando anche la cosiddetta pesca a “sciabicone”. Ecco perchè la Guardia Costiera ha deciso di intraprendere delle attività informative-divulgative per spiegare agli operatori pubblici e privati le norme in materia; si sono svolti degli incontri nella sede lilybetana con gli operatori del trasporto passeggeri, del noleggio di attrezzi balneari, con chi pratica la pesca professionale.

“Grazie al comune di Marsala è stato ripulito il Molo Colombo dai rifiuti abbandonati incivilmente e sono state installate delle telecamere. Grazie anche al Centro Peschereccio, abbiamo recuperato l’area della Guardia Costiera e sistemato l’aiuola – ha dichiarato il Capitano -. Ma la vera piaga è l’accesso al Porto che non si può limitare a tutti i soggetti non autorizzati, fermarli tutti è quasi impossibile. Una buona notizia viene da Petrosino: grazie al Comune e alla sua Polizia Municipale abbiamo fermato un cittadino che depositava corpi morti, ovvero blocchi di cemento in fondo al mare, in maniera ovviamente illegale”. 

Poi la parola ai sindaci. “Grazie per quello che fate, quando siamo uniti la macchina amministrativa e istituzionale funziona meglio. Vogliamo tutelare chi agisce in maniera legale e sanzionare chi non rispetta le regole” ha fatto sapere il “padrone di casa”, Alberto Di Girolamo. A proposito, Pontillo ha annunciato una revisione per lo Stagnone, che si spera sia pronta per marzo 2019. Il capitano ricorda che si tratta pur sempre di uno sport estremo che se non correttamente praticato, può portare a conseguenze gravi. Il chiaro riferimento è certamente ai 3 morti in 3 mesi, atleti che praticavano il Kitesurf più o meno in maniera professionale o per passione, all’interno della Riserva dello Stagnone. “Le scuole mi hanno contattato per istituire un mezzo di assistenza al fine di monitorare l’area per una migliore disciplina”, ha detto Pontillo.

Poi l’intervento del sindaco di Petrosino: “Per noi come comuni è preziosa la collaborazione con altri enti del territorio. Questo è un precedente che va seguito. Dalla sinergia vengono i buoni risultati. Non vogliamo un mare in una campana di vetro, vogliamo un mare, il nostro, che sia fruibile e a cui va portato rispetto. Ecco perché abbiamo fatto anche una grande pulizia della costa – ha dichiarato Gaspare Giacalone -. Da diversi anni prima dell’estate organizziamo l’evento Beach clean up con le associazioni di volontariato che si adoperano per ripulire dai rifiuti i litorali petrosileni. Ma negli anni devo dire che la pulizia è minore perchè maggiore è il rispetto delle nostre spiagge da parte della cittadinanza”. Per quanto riguarda Petrosino, si è parlato anche dei fondali, tanto variegati da attirare subacquei da tutta Italia e non solo, ma dove è presente l’emergenza della pesca di frodo con reti che deturpano i fondali arrecando danni ambientali. Tra questi particolarmente pericolosi e “spietati” sono i pescatori di ricci.

Il Capitano intende programmare il Beach clean up come buona pratica da estendere oltre i confini petrosileni. I volontari ci mettono la passione, i comuni possono mettere a disposizione i mezzi, ma avere una guida come la Guardia Costiera è sicuramente importante. Da parte dei sindaci Di Girolamo e Giacalone appare chiara la volontà di fare rete. Ultimo e rilevante appunto riguarda le segnalazioni. “Diversi sono i contatti spesso anonimi che riceviamo – ha detto Pontillo -. Alcuni fatti che ci vengono “denunciati” sono veri, altri no. Ma le segnalazioni anonime purtroppo per noi sono dannose perchè vuol dire mettere a disposizione mezzi che spesso sono impiegati altrove. Ecco perchè non si può prendere per buone tutte le segnalazioni che ci arrivano. Il consiglio è quello di denunciare i fatti a viso scoperto, senza avere paura delle Forze dell’Ordine”.

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