Terremoto nella sanità siciliana. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarate illegittime le nomine di tutti i commissari attualmente alla guida di Asp e ospedali siciliani nominati allo scadere della scorsa legislatura dall’ex governatore Rosario Crocetta. La sentenza della Consulta segue il ricorso avanzato dal Consiglio dei Ministri e accoglie la tesi esposta dall’Avvocatura dello Stato, ribaltando il parere espresso dal Cga a cui si era appellato l’assessore al ramo del governo Musumeci, Ruggero Razza. La sentenza non si estende alle nomine effettuate dal nuovo governo regionale, ma riguarda solo quelle sottoscritte dal governo Crocetta (assessore alla sanità, Baldo Gucciardi) a ridosso della fine della precedente legislatura. Coinvolti dagli effetti del pronunciamento della Consulta sono invece: Policlinico Palermo, Civico, Villa Sofia Cervello, Agrigento, Palermo, Ragusa, Messina, Policlinico Messina e Asp di Trapani (guidata da Giovanni Bavetta). Adesso il governo regionale può nominare i nuovi vertici ma le strade sono due: confermare temporaneamente gli attuali, tutti ammessi all’albo nazionale, in attesa che la commissione d’esame regionale che si insedierà venerdì fatta una short list tra i candidati manager che hanno fatto domanda, oppure procedere direttamente alla nomina dei direttori generali scegliendoli dall’albo nazionale. Della vicenda si è parlato anche questo pomeriggio nel corso del Consiglio comunale di Marsala, durante il quale numerosi sono stati gli interventi dei componenti del massimo consesso civico dedicati all’argomento.
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