Consiglio comunale di Alcamo: approvato il DUP 2018-2020

redazione

Consiglio comunale di Alcamo: approvato il DUP 2018-2020

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venerdì 15 Giugno 2018 - 17:16

Sono stati 36 gli emendamenti presentati all’Aula consiliare nella serata di ieri. Tra le novità più importanti, certamente, vi è la previsione di una rata in acconto per il pagamento del Servizio Idrico Integrato nell’anno di competenza. Dopo cinque ore e mezza di discussione, il documento unico di programmazione per il prossimo triennio è stato votato dalla maggioranza pentastellata e da due componenti dell’UDC. Alta tensione quando, all’interno dell’organo elettivo, per le diverse prese di posizione tra il segretario democristiano, Saverio Messana, e la capogruppo, Rita Norfo, è sfociata la scissione, in diretta, del partito.
È ripresa ieri la discussione all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino per l’approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) 2018-2020 che è giunto in Consiglio comunale con quasi due mesi di ritardo rispetto all’anno precedente. Gli emendamenti presentati dai consiglieri comunali sono stati 36, 24 in più rispetto a quelli annunciati nel corso della seduta di martedì. Tre emendamenti hanno ricevuto parere tecnico non favorevole (tutti del gruppo consiliare ABC-Alcamo Cambierà) tra cui due, nello specifico, sono stati ritenuti inammissibili. In totale sono stati deliberati 25 emendamenti sottoposti all’Aula Consiglio, di cui 11 all’unanimità. Inoltre, una delle modifiche, quella al punto 2 dell’emendamento x°, presentato dalla IV commissione, è stata votata da tutti i consiglieri comunali presenti. Detta modifica concerne il “potenziamento della videosorveglianza nei punti sensibili e nevralgici della città”. Non hanno avuto, invece, stesso esito le altre correzioni al testo dell’emendamento che, comunque, è stato approvato. Consenso unanime ha ricevuto il IV° emendamento presentato dal gruppo UDC che mira a riprodurre un’effige di Ciullo d’Alcamo nel medaglione presente nel prospetto del Palazzo di città. Tale proposta segue una mozione approvata all’unanimità dall’Aula consiliare nel 2016 e a firma sempre dei democristiani. Parole di apprezzamento da parte dell’opposizione sono state espresse per l’emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle, l’undicesimo, la cui votazione è stata suddivisa in tre parti. Mediante detta deliberazione sono stati aggiunti tra gli obiettivi del DUP: l’istituzione di una giornata dedicata allo sport “integrato”, al fine di rafforzare le associazioni sportive e culturali che propongono iniziative di inclusione sociale tra persone con disabilità e non; e l’avviamento di progetti di prevenzione e accompagnamento rivolti a soggetti a rischio devianza. Infine, anche la terza parte, dopo una sospensione per verificare la presenza o meno dell’obiettivo all’interno del documento unico di programmazione, è stata votata all’unanimità. Con la deliberazione del punto si è aggiunta l’ “Azione” che ha ad oggetto lo studio sulla predisposizione di un piano incentivi per la bonifica amianto.
L’unanimità dell’Aula Consiglio è stata registrata anche per l’emendamento, sempre a firma 5 stelle, volto ad istituire una passerella per agevolare l’accesso in spiaggia dei soggetti diversamente abili. In merito, l’assessore all’urbanistica, Vittorio Ferro, ha ricordato che l’amministrazione sta partecipando ad un bando regionale per il finanziamento di un progetto avente come scopo l’utilizzo di un bene confiscato alla mafia, sito ad Alcamo Marina, da parte dei soggetti con disabilità. Anche tre emendamenti presentati dal gruppo federato ABC-Alcamo Cambierà sono stati votati all’unanimità da tutti i presenti all’interno dell’organo elettivo: il XV°, sulla costituzione di un ufficio alle dirette dipendenze del segretario comunale per l’implementazione dei controlli sulla regolarità degli atti; il XXVIII°, sull’efficientamento organizzativo dell’ufficio del Giudice di pace; il XXXII°, sui corsi diretti ai dipendenti comunali per l’ottenimento della Patente europea del computer. Sono stati ritirati, invece, dallo stesso gruppo consiliare, tutti gli emendamenti a partire dal diciassettesimo fino al ventitreesimo. Una sinergia tra il movimento ABC-Alcamo Cambierà e il consigliere comunale Filippo Cracchiolo ha condotto, invece, alla presentazione e conseguente approvazione di alcuni emendamenti. Con le citate firme, sempre all’unanimità, sono stati deliberati infatti: il XXX° emendamento, sulla costituzione di una “cabina di regia” per organizzare l’accoglienza dei migranti stagionali nei tempi dovuti; il XXXIII°, sul sostegno all’associazione antiracket ed antiusura alcamese. La discussione concernente tale proposta da parte del consigliere comunale del PD si è caratterizzata per la polemica nata, in special modo, tra i componenti della prima commissione. Piera Calamia (M5S) e Rita Norfo (UDC), hanno lamentato il fatto di non essere state coinvolte nella stesura e sottoscrizione dell’emendamento nonostante quest’ultimo fosse stato trattato all’interno della stessa commissione. La capogruppo dell’UDC ha preteso, inoltre, di apporre la propria firma al testo in Aula Consiglio. Infine, stessa sorte è toccata al XXXIV° emendamento per l’istituzione del registro del testamento biologico. Certamente, ha dato vita ad un interessante dibattito l’emendamento deliberato dall’intero consesso civico con 17 voti a favore ed un astenuto: il XIII°. Proposto dalla seconda commissione, è volto a prevedere una rata in acconto per il pagamento del Servizio Idrico Integrato nell’anno di competenza. L’Assessore al bilancio Roberto Scurto ha così commentato la proposta della commissione competente “Quello del servizio idrico integrato è uno dei tributi più evasi nel nostro comune. La rata in acconto porterà dei benefici simili a quelli che si sono riscontrati sul fronte della TARI in quanto l’anticipo, cioè questa somma che viene pagata prima e non più nell’anno successivo rispetto all’anno di competenza, impatta favorevolmente sia sull’accelerazione dei tributi sia sul Fondo crediti di dubbia esigibilità. Quindi, a regime, il beneficio sarebbe enorme, sia sul fronte comunale tributario sia, anche, secondo me, per il cittadino che avvicinerebbe il momento del pagamento a quello effettivo della competenza, pagando una rata in acconto come avviene per la TARI dallo scorso anno”. Ancora allo studio la data per fissare l’anticipo del pagamento che verrà stabilita, probabilmente, dopo l’estate. “Io non posso stare zitta, devo parlare per forza, perché è impossibile. Io voglio capire qual è la logica politica che segue questo emendamento. Cioè, invece, di dare l’acqua ai cittadini, di portare l’acqua ai cittadini per garantire quello che è necessario a tutte le famiglie giornalmente, cosa che finora non siamo stati in grado di fare, si prevede di fare anticipare in acconto una percentuale su qualcosa che i cittadini ancora non hanno”, ha affermato la capogruppo dell’UDC, Rita Norfo, la quale si è astenuta sull’emendamento, assumendo una posizione diversa rispetto ai colleghi di partito, Saverio Messana e Anna Allegro, i quali, essendo componenti della seconda commissione, hanno sottoscritto la proposta della stessa. “Se noi continuiamo a far pagare la bolletta dell’acqua ai cittadini nell’anno successivo, perché noi ogni anno paghiamo l’acqua dell’anno precedente, significa che nemmeno un euro di quello che viene pagato dal cittadino viene contabilizzato ai fine del calcolo del Fondo crediti (di dubbia esigibilità n.d.r.)” ha spiegato il sindaco Domenico Surdi. Il primo cittadino ha poi aggiunto “Il beneficio che si può avere, invece, anticipando al massimo la riscossione della bolletta, lo abbiamo avuto con la TARI. Già l’anno scorso abbiamo avuto un grosso beneficio sul Fondo crediti di dubbia esigibilità. Anzi, peccato che non è stato fatto tre, quattro anni fa, all’inizio dell’armonizzazione contabile, perché è ovvio che il legislatore ci invita a riscuotere quello che dobbiamo riscuotere negli anni di competenza. Per intenderci, tutto quello che viene riscosso dal comune in conto residui, quindi, con i ruoli successivi, dal primo gennaio dell’anno successivo non conta come performance positiva del Fondo crediti di dubbia esigibilità. La norma è questa ed è molto rigida”. Il primo cittadino ha quindi precisato “Su questo io ci tengo. Mi auguro, che ci sia unanimità, perché qui non è un problema di scelta politica: qua è un obbligo normativo. È un’assurdità non farlo”. A specificare la questione è stato il presidente della seconda commissione, Vito Lombardo “Cos’è il fondo crediti di dubbia esigibilità?”, ricordando che quest’anno ammonta intorno a 4 milioni di euro e che sommandosi a quelli formatosi nei decenni passati ha raggiunto la cifra di 25 milioni di euro nel Comune di Alcamo. Successivamente, rivolgendosi alla capogruppo dell’UDC, ha aggiunto “Questi 4 milioni di euro sono soldi che sono in cassa e che noi non possiamo toccare. Se questo Fondo crediti di dubbia esigibilità scende, noi abbiamo più soldi da investire per i cittadini e per quei cittadini onesti che pagano le tasse. Quindi, alla fine cosa succede? Chi non paga le tasse fa un doppio danno a chi le paga se lei questo emendamento non lo vota, consigliera Norfo. Glielo dico bello e chiaro: chi paga le tasse deve essere rispettato rispetto a chi non le paga. Chi non paga le tasse non fa altro che dare meno possibilità a chi le paga di avere i servizi. Avere i servizi è importante. È necessario avere l’acqua? Avere l’acqua ha un costo. Nella vita tutto ha un costo e chi non paga crea notevole difficoltà a chi le tasse le paga e si comporta bene. Questo è fondamentale riuscire a comprenderlo ”. Poi, il consigliere comunale Saverio Messana, attraverso il suo contributo, ha anticipato la scissione all’interno del partito avvenuta alla fine della seduta consiliare “Mi dispiace che essendo anche colleghi di partito, in maniera particolare, quando c’è qualcosa che un altro studia meglio in commissione nemmeno se ne parla. Poi, magari, se ne parla in Consiglio comunale. Questo non lo condivido assolutamente. Intanto, voglio mettere le mani avanti, dicendo che l’UDC è favorevole a votarlo (l’emendamento n.d.r.) perché l’abbiamo firmato, l’abbiamo ritenuto utilissimo e giusto per aumentare la spesa di questo comune. Che sia chiaro: aumentare la spesa e i servizi. Spesa significa aumentare i servizi. Attenzione, io non dico che l’acqua per ora arriva in maniera regolare, assolutamente no. Non sono contento il primo io. Assolutamente. Però, se noi non abbiamo più soldi da spendere o, quantomeno, chi non può pagare ci blocca altri soldi per andare a mettere da parte l’eventuale danno provocato, significa che questo comune andrà di male in peggio. Questo lo dobbiamo capire”. In seguito, l’esponente democ
ristiano ha aggiunto “Ecco, io la politica la intendo in questo modo: non è perché sono all’opposizione di questo comune lo voglio fare andare in default. Non la penso così. Assolutamente, ma come lo devo dire? C’è qualcuno che forse ancora non l’ha capito. Noi abbiamo un altro tipo di servizio che facciamo alla città. Poi, sarà la città a decidere di ognuno di noi, ma a me non mi smonta nessuno che questo è un lavoro che si fa in Consiglio comunale, fatto da tutte le commissioni in maniera seria e in maniera corretta. Se c’è qualcuno che non ha, voglio dire, sentore del punto, è giusto informarsi quantomeno con il collega di appartenenza, con i colleghi di appartenenza consiliare, anche di partito. E questo mi dispiace dirlo in Consiglio comunale, ma non è la prima volta che succede e mi dispiace veramente”. Il consigliere comunale di Noi per Alcamo, Francesco Dara, il quale, invece, nel corso del suo intervento aveva espresso la propria contrarietà sull’emendamento, non era presente al momento della votazione. Dopo cinque ore e mezza di discussione, il Documento Unico di Programmazione per il prossimo triennio è stato votato dalla maggioranza pentastellata e da due componenti dell’UDC. La delibera sul DUP 2018-2020, infatti, è passata con 15 voti favorevoli e due contrari (Francesco Dara, Rita Norfo) Si sono astenuti Gino Pitò, Mauro Ruisi e Filippo Cracchiolo. L’immediata esecutività, invece, è stata approvata con 15 voti favorevoli e 5 astenuti. Al termine della deliberazione sul DUP, si è verificata la rottura in diretta dei democristiani. “Comunico all’Aula che quello della consigliera Norfo, il capogruppo dell’UDC, è stato l’ultimo intervento da capogruppo in questo Consiglio comunale. Perciò, da questo momento in poi, il capogruppo si chiama il consigliere Messana Saverio”, queste le parole con le quali in diretta è stata destituita dal suo incarico la consigliera comunale Rita Norfo da parte del segretario del suo partito politico.

Linda Ferrara

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