L’etichetta discografica ligure OrangeHomeRecords in collaborazione con la Libreria Mondadori, il quotidiano Marsala C’è ed il portale d’informazione itacanotizie.it, promuovono l’iniziativa “Settimana del Disco”. Uno spazio dedicato alla musica d’autore, ogni giovedì, che cerca di spaziare dal popular al cantautorato, dal folk al rock, dal pop al jazz. Gli album che vi proponiamo li troverete in vendita nel punto Mondadori di Alfredo Bilardello in Piazza della Repubblica.
Questo giovedì vi proponiamo il disco “Nove” del jazzista Andrea Paganetto. Trombettista genovese che vanta già diverse importanti collaborazioni nel campo blues e jazz italiano, con la sua formazione Free Area Quartet, sviluppa un percorso che lo porterà a dare alla luce a questo album formato da composizioni inedite sue e del sassofonista Mauro Avanzini. Ma il disco vanta anche il prezioso contributo di graditi ospiti: Daviano Rotella alla batteria, Matteo Anelli al contrabbasso, nonché l’eclettica chitarra di Maurizio Brunod ed il virtuoso violino di Emanuele Parrini.
“Nove” è il palcoscenico ideale dove il jazz d’avanguardia incontra la versatile improvvisazione di sei grandi musicisti italiani, la tensione impressa dalla magistrale esecuzione, la libera espressione artistica che si lascia affascinare dalle contemporanee incursioni noise della chitarra elettrica e dallo smanioso, fremente violino. Un dialogo musicale che si dipana in 8 tracce capaci di donare al lavoro un respiro internazionale, spaziando nella ricerca non solo armonica ma anche emotiva, empatica. L’album, distribuito dalla OrangeHomeRecords di Raffaele Abbate, si muove in perfetto equilibrio tra attenta sperimentazione e rispetto di una imponente tradizione, nitido esempio il brano “Et(t)erno Ornette” in nome di uno dei padri del free jazz. L’ultimo album di Andrea Paganetto sta riscuotendo successi di pubblico e critica.
Uno dei primi a credere nel progetto, il sassofonista e compositore Javier Girotto: “Mi sono ritrovato catapultato dentro il film dei miei pensieri che aveva come colonna sonora proprio le note di questo disco con un filone paesaggistico che ti fa trasportare dalla lettura dei titoli e dal suono. Un’ottima esecuzione in cui tutti i musicisti vanno al di là del tecnicismo mettendo a disposizione tutta la creatività dell’immaginario infinito delle note e delle sensibilità artistiche di ognuno di loro”.