Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato il piano di lottizzazione “Almaverde”

redazione

Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato il piano di lottizzazione “Almaverde”

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giovedì 07 Giugno 2018 - 20:14

È passata all’unanimità dei presenti la proposta di delibera contenente il piano discusso all’interno dell’organo elettivo. Nel corso della seduta consiliare di ieri sera sono stati inoltre deliberati la modifica del regolamento sul sistema del controllo interno e un debito fuori bilancio.
Un Consiglio comunale “flash” è stato quello svoltosi ieri sera al Palazzo di città. In poco più di un’ora, infatti, l’Aula Consiglio ha deliberato tre provvedimenti amministrativi. Il più importante, certamente, è stato quello che ha riguardato il via libera al Piano di lottizzazione “Almaverde” per la realizzazione di un complesso insediativo chiuso ad uso collettivo (turistico) in Contrada Bosco D’Alcamo. Alla proposta di delibera è stato presentato un emendamento della terza commissione. Per l’intero insediamento, essendo stato progettato con la tipologia summenzionata, ai sensi dell’art. 100 del Regolamento edilizio comunale è stato richiesto al proponente un unico permesso di costruire. Con l’approvazione del Piano di lottizzazione, inoltre, è stata imposta una specifica previsione turistico-ricettiva dell’area sui cui va a ricadere l’intervento lottizzatorio. Dunque, come ribadito nel corso del dibattito, gli immobili non potranno avere modificata la loro destinazione d’uso in quella abitativa residenziale, pena la sussistenza del reato di lottizzazione abusiva venendo meno, infatti, lo scopo e i fini che caratterizzano la edificazione delle c.d. case vacanze che prevede, per l’appunto, il citato Piano. L’emendamento della terza commissione è stato votato in Consiglio comunale in tre parti separate, avendo ad oggetto tre punti distinti. Per quanto concerne la prima parte, si è sottoposta all’Aula consiliare la sostituzione per intero del comma 2 dell’art. 11 della “Convenzione per l’attuazione del piano di lottizzazione convenzionato in zona “C5”, zona di residenza stagionale rada nel Comune di Alcamo, C.da Bosco d’Alcamo, denominato “Almaverde”, con “I lottizzanti si obbligano per sé e per i loro aventi diritti a qualsiasi titolo a versare al Comune all’atto del rilascio del permesso di cui al comma precedente il contributo di costruzione, così come stabilito dall’art. 16, D.P.R. 380/2001, per come recepito con modifiche dall’art. 7 L.R. 16/2016”. L’esito della deliberazione ha visto esprimersi l’organo elettivo all’unanimità dei presenti. Per quanto riguarda la seconda parte della proposta della commissione competente in materia, è stato aggiunto all’art. 11 della citata Convenzione il comma 3, con il quale il permesso di costruire di cui al comma 1 dovrà altresì contenere le prescrizioni sopra anticipate e che fanno riferimento alla Relazione Tecnica Istruttoria del 20 marzo 2017. Infine, con l’ultima parte sottoposta a votazione si è voluto semplicemente aggiungere il riferimento alla viabilità esistente nelle zone previste dalla convenzione menzionata. Entrambe le votazioni si sono concluse all’unanimità. Il medesimo risultato è toccato alla proposta di delibera.
La discussione in Aula consiliare si è aperta con la richiesta di delucidazioni sul Piano da parte del consigliere comunale Saverio Messana dell’UDC, il quale, precisando la sua posizione, ha così esordito “Io in partenza dico che sono favorevole alla crescita della città, questo tanto per essere chiaro. Chi investe tanto di tappeto rosso. Giustamente, dobbiamo rientrare nei canoni, nelle leggi che prevede il nostro comune”. Poi, ha ribadito “Voglio dire: a chi investe tappeto rosso. Sono per fare crescere questa città, perciò, non sono assolutamente per mettere i bastoni tra le ruote a nessuno. Anzi, veramente, onore a chi crede di investire”. L’intervento del consigliere comunale democristiano è stato seguito da quello dell’esponente di ABC-Alcamo Cambierà, Gino Pitò, componente della terza commissione: “A me spiace che il piano di lottizzazione arrivi dopo due anni. È chiaro che non è colpa della giunta. Mi dispiace per il tessuto economico della città. Normalmente, in due anni il Consiglio comunale ne approva qualcuno. Quindi, il fatto che dopo due anni ci arrivi il primo è un problema per l’economia alcamese, per l’urbanistica alcamese”, ha affermato il consigliere comunale. Poi, ha continuato: “Fare i Piani di lottizzazione, approvarli in Consiglio, trattarli, discuterli è, in ogni caso, un bene per la città, per quello che si mette in moto, ma anche per l’ambiente, per le urbanizzazioni che si creano, per il verde, per i parcheggi, cioè per la vivibilità”. In merito agli insediamenti cosiddetti “chiusi” invece l’assessore all’urbanistica Vittorio Ferro ha spiegato: “Qua nessuno realizza parcheggi, nessuno realizza viabilità, nessuno realizza urbanizzazione secondaria all’esterno del Piano. Si realizzano all’interno quella che serve a loro, ma non è di pubblico accesso. La collettività che beneficio ne ha? Nessuno, se non quello che si va a ipotizzare di realizzare un’attività turistico-ricettiva che può avere una ricaduta economica sul territorio. A quel punto: unico permesso di costruire, perché non puoi andare a vendere i lotti in maniera separata per poi presentare la concessione separatamente; e, la cosa importante, la trascrizione sull’unico permesso di costruire di quanto scritto nella Relazione istruttoria e di quanto noi riportato affinché il notaio, cioè colui che si occupa di fare i rogiti, non possa essere tratto in inganno. Se a quel punto è tutto trascritto nella Convenzione al permesso di costruire non si può scappare”.
Nel corso della seduta consiliare di ieri sera è stata, inoltre, deliberata la modifica del regolamento sul sistema del controllo interno. La presidente della prima commissione, Piera Calamia (M5S) ha illustrato infatti la proposta di aggiungere all’art.4 bis la precisazione che: “Nel caso di pareri su atti e delibere, sia di Consiglio che di Giunta, questi devono essere resi entro il termine perentorio di 10 giorni lavorativi”. Anche in questo caso l’Aula Falcone- Borsellino si è espressa all’unanimità dei presenti. Mentre l’approvazione dell’unico debito fuori bilancio, tornato in Consiglio comunale dopo una pregiudiziale sollevata in una precedente seduta, è avvenuta con 16 voti favorevoli. Si è astenuta la consigliera comunale Rita Norfo dell’UDC.

Linda Ferrara

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